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Damiani da Boccucci: “Il pugno duro non risolve, però una lezione serve!”

Oscar Damiani, ex attaccante di Juve, Milan e Napoli, a “Pezzi da 90”, ideata e condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Dopo Inter-Napoli serve il pugno duro?
“Con il pugno duro non si risolve sempre tutto, però una lezione serve. E’ doveroso intervenire. Chiudere le curve è un palliativo, ma qualcosa bisogna pur fare e la Federazione deve agire energicamente. Vanno interrotte le partite quando accadono situazioni come a San Siro e i tifosi devono saperlo”.
Ha dunque ragione Ancelotti?
“Sì, anche se domenica non poteva decidere l’arbitro poiché il regolamento prevede che siano altri a dover prendere le decisioni. Andava fermata la partita per dare un segnale forte e preciso”.
Le piace il Boxing Day inglese trapiantato in Italia?
“Sì, magari quando giocavo un po’ meno. E’ stato un successo di pubblico con lo spettacolo anche in campo, a parte i fatti di Milano”.
La Juve fa una marcia solitaria o il Napoli può ancora dare fastidio?
“La Juve ha due squadre e Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio. Lui non sarà d’accordo, ma si avvia a vincere l’ottavo scudetto consecutivo. Il Napoli sta facendo molto bene e Ancelotti sta consolidando il ruolo del club che continua a crescere”.
Le due milanesi più di questo non possono fare?
“Devono fare di più. Il Milan ha una rosa non altamente competitiva e comunque Gattuso merita fiducia perché sta facendo un buon lavoro. Può anche pensare al quarto posto. Il cammino dell’Inter è niente male, peccato l’eliminazione in Champions”.
Cosa può succedere con il mercato di gennaio?
“Nulla, non c’è la possibilità di fare acquisti onerosi per il fair play finanziario. Ci saranno soltanto dei ritocchi e si dovrà lavorare in prospettiva per giugno”.
Chi è l’uomo mercato italiano in questo momento?
“Federico Chiesa. La Fiorentina ha un giovane di qualità che sta maturando”.

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