Ambrosini: ““Siamo competitivi in una formula spietata”
Massimo Ambrosini, capo delegazione dell’Italia Under 21, già centrocampista simbolo del Milan e opinionista sulle reti Sky. è stato ospite della rubrica “Pezzi da 90” ideata e condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Le finali delle coppe europee in mano ai club inglesi: è un caso oppure un segnale preciso?
“Sono una potenza economica le squadre inglesi, con giocatori forti e allenatori non inglesi che hanno portato un valore aggiunto. C’è stata però anche una parte di casualità com’è stato dimostrato dal Tottenham”.
Klopp e Sarri sono i grandi favoriti?
“Dovranno stare molto attenti, sulla carta le squadre rivali sono inferiori ma non è detto”.
L’Italia ha vinto cinque volte l’Europeo Under 21 la cui fase finale si gioca ora per la prima volta in Italia: aumentano le responsabilità e le aspettative?
“Sì, abbiamo bisogno di fare bene. Le pressioni sono tante e i ragazzi le conoscono, così come sono consapevoli che aumenteranno da qui all’inizio dell’avventura. Ci aspetta oltretutto un girone complicato”.
Questa stagione ha messo in luce tanti giovani, Zaniolo e Chiesa fanno da capofila. E Mancini li sta chiamando anche nella Nazionale maggiore. Quanto siamo competitivi per il titolo?
“Siamo discretamente competitivi in una formula spietata. Avremo subito l’ostacolo Spagna”.
Che aria si respira nell’ambiente azzurro dell’Under 21?
“Si respira l’aria di chi ha una grossa opportunità e un’occasione importante. Le pressioni ci sono anche dalla Federazione perché il risultato si lega pure alle Olimpiadi alle quali manchiamo da tempo”.
Si sa che l’Italia con le amichevoli non ha storicamente un gran feeling: quanto sta pesando questo nel percorso di preparazione affrontato da Di Biagio?
“Pesa il giusto, le amichevoli sono servite per trarre le conclusioni. Ora si azzera tutto. Dovremo essere uniti e aggrapparci alle certezze che abbiamo”.
Si sentirà tutto il calore negli stadi di Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste, Udine e San Marino sedi dell’Europeo Under 21?
“Come nazione ci piace distruggere ma sappiamo anche costruire. Gli stadi sono belli e c’è organizzazione. Mi auguro che la gente risponda presente, non solo per l’Italia ma anche per le altre Nazionali che hanno giocatori di livello con esperienze pure nella Champions”.
C’è una favorita tra le Nazionali Under 21?
“Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna. Il giro è questo. Ci vorrà una solidità di un certo tipo per arrivare sino in fondo”.