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Camilli continua a incontrare persone, sulla carta, interessate all’acquisizione della società, ma alla fine l’esito è sempre lo stesso, quello di una fumata nera! Per cui, allo stato delle cose, rimangono i programmi dichiarati il 24 giugno, con vicende giornaliere limitate, sul fronte operativo, visto che non c’è da costruire alcun mercato in entrata.
In uscita, invece, tutto è possibile e si attende che i vari Mignanelli, Vandeputte, Pacilli e Palermo (gli elementi più rappresentativi rimasti sotto contratto – ndr) possano chiedere la rescissione per accasarsi altrove, ma non è detto che ciò accada.
Poi c’è il fronte-allenatore. Risulterebbe un interesse dell’Imolese per Calabro, anche non c’è nulla si ufficiale. In caso di concretizzazione della voce, allora si vedrà se la Viterbese accetterà la risoluzione del contratto con l’ex allenatore del Carpi, esonerato da Camilli alla vigilia della finale di Coppa Italia, il quale era già stato “sondato”, dalla proprietà gialloblu, circa la possibilità di tornare sulla panchina.
C’è pure il fronte delle figure direttoriali, dopo il perentorio “tutti a casa!” di Camilli. Alla fine potrebbe essere recuperato il diggì Foresti, ma rimarrebbe “congelato” il ruolo del diesse Pagni, tuttora sotto contratto.
L’inizio della prossima settimana sarà molto importante, visto che nella prima decade del mese di luglio è in programma l’attivazione di tutte le procedure legate ai pagamenti di stipendi e emolumenti previdenziali. Con l’inizio del campionato, fissato al 26 agosto, ci sarà da programmare anche il ritiro del gruppo, anche se non sarà particolarmente impegnativo, né dispendioso, organizzarlo nella Tuscia, con l’organico formato da giovani del vivaio.
E a proposito di vivaio, ci sarà da approntare la stagione del settore giovanile – non menzionato da Camilli tra le cose da fare, o da non fare – che potrebbe subire modifiche in relazione all’utilizzo di tanti ragazzi in prima squadra, per la disputa della serie C.
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