Sport, Cultura, Costume

LA đź’Š DEL CALCIO’ (per strappare un sorriso…)

Un sabato come tanti
IO: Buon giorno direttore, domani a che ora la chiamo per il tabellino?
D: E’ uguale. Faccia lei tanto non ci sono problemi, non disturba mai…
L’indomani. Chiamo verso le 13.30.
IO: Direttore disturbo?
D: Eh adesso sto mangiando. Sto nel ristorante. Ma stia tranquillo che ho il foglio in macchina….
IO: Ok. La chiamo dopo
Ore 15
IO: Direttore? Sempre io. Adesso può?
D: Eh, ora sto guidando, sto andando a casa. Mi chiami quando sarò a casa…
Ore 16 il telefono squilla a vuoto
Ore 17 il telefono squilla sempre a vuoto
ore 18 comincio a preoccuparmi
ore 19. Risponde
D: Ma chi è?
IO: Direttore sono io per il tabellino….
D: Ah sì, scusi, ha ragione, ce l’ho sicuro da qualche parte. Sa, stavo dormendo, ho messo la vibrazione e non sentivo
IO: Stava dormendo?
D: Sì, io la domenica pomeriggio dormo fino a sera, perciò NON VOGLIO ESSERE DISTURBATO
IO: Le avrei rubato solo un minuto per un tabellino di una partita della mattina. Comunque ora ce l’ha il foglio?
D: Sì, ma adesso sto vedendo la tv con la partita della serie A, non è che mi può richiamare dopo?
IO (spazientito): Ma dopo quando?
D: Quando finisce la partita, che ne so, tra un’ora, un’ora e mezza?
IO: Quindi per le 20.30?
D: Sì, sì tanto per quell’ora non disturba. A casa mia si cena alle 21.

M. G. 

error: Content is protected !!