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OGGI, CON LA PIANESE C’E’ “EMILIONE”, CHE DISSE: “MI PIANGE IL CUORE!”

Avrebbe voluto rimanere a Viterbo con tutte le sue forze. Ma nessuno l’ha chiamato e lui non poteva aspettare più: alla fine – giustamente – ha accettato i due anni di contratto che il Gubbio di Cornacchini gli ha proposto.

Emilio Dierna ha giocato una bella stagione. “Emilione” e “Rodilla de Dios” gli appellativi, quest’ultimo per il gol vincente realizzato di ginocchio, contro la Lupa Roma. Lui, come d’altronde Celiento, è un ragazzo del sud, uno di quelli che sussurrano ai sogni.

“Da giovanissimo, a Gela, andavo in curva: ero felicissimo, mi sembrava di guardare la serie A. Quella passione – dice Emilio Dierna – mi ha avvicinato al calcio, spinto a cercare di fare quello che mi piaceva di più nella vita.

Viterbo mi ha dato le stesse emozioni, a me e alla mia famiglia, mia figlia che – a soli due anni – riesce già a stimolarmi. Era allo

stadio il giorno del mio gol di ginocchio: sono immediatamente corso da lei – e da mia moglie – ad esultare. Non penso, però, sia già pronta per queste emozioni, visto che dopo  si è messa a piangere. Non faccio tanti gol, ma quando accade, allora li dedico alle persone che amo. (continua sul libro QUANDO I CALCIATORI AVEVANO I BAFFI)

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