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……… “Il pareggio – è il pensiero del tecnico Calabro – ci va un po’ stretto. Siamo una squadra giovane e non dobbiamo porci obiettivi più grandi di noi, ma riuscendo a rimanere con i piedi per terra, potremmo anche toglierci qualche soddisfazione.”
Come quelle che spesso il calcio propone. Prendiamo proprio la Viterbese, che per più di un anno aveva sempre subito gol in trasferta. Aveva invertito il trend sabato scorso contro il Picerno, per poi fare il bis a Pagani. La stranezza, però, sta nel fatto che, man mano che sono aumentati i difensori assenti, la Viterbese ha iniziato a subire meno gol, nessuno delle ultime due gare giocate fuori porta.
Ceduti Atanasov e Milillo, infortunato Markic, ecco che la difesa gialloblu (tra i pali di Pini, per la verità, ha dato maggiore sicurezza del suo più giovane omologo – ndr) passa da impacciata e vulnerabile a totalmente insuperabile.
Così è successo a Pagani, dove ha fatto bene la sua parte Besea, il centrocampista retrocesso nel ruolo di centrale difensivo, che ha contribuito alla solidità di un reparto, opposto ad un attacco tutt’altro che esplosivo.
Ora bisogna pensare al Catania, ma anche all’infermeria, dove continua a permanerci Markic, il quale anche ieri ha accusato le stesse problematiche che lo avevano tenuto fuori contro la Paganese. Nessuna brutta novità, invece, dal giudice sportivo, che non ha squalificato alcun gialloblu. Finisce in diffida, però, Baschirotto………..

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