SI PROCEDE ALLA GIORNATA, SENZA CERTEZZE…
Si procede alla giornata, si va avanti per supposizioni. La situazione è cristallizzata, nel team gialloblù. Tutti i giocatori rimangono a casa: il dubbio più grosso riguarda quello della possibile ripresa degli allenamenti per il tre di aprile, anche se sono in molti quelli a nutrire molti dubbi circa la possibilità di rispettare tale data, vista la situazione ancora critica del contagio. Il presidente Romano e i suoi più stretti collaboratori, oltre a cercare di stare vicino alla squadra, seppur in modo virtuale, sta valutando anche tutta una serie di iniziative da avviare quando tutto sarà finito, perché dovranno tornare – pure in casa gialloblù – i conti. Non quelli sportivi, che per il momento passano in secondo ordine, ma quelli della gestione economica della società. Romano sostiene che, per certi versi, la Viterbese potrà subire qualche danno in meno di altre, di quelle che hanno impiantato bilanci molto impegnativi. Romano ha impostato il suo bilancio su investimenti meno rilevanti, ma, comunque, ci sarà ugualmente da tirare la cinghia, da “spaccare la lira”, da inventarsi qualcosa. Anche perché – a questo punto – non c’è neanche la certezza che tutti i proventi della Lega potranno essere rispettati al cento per cento e – soprattutto – è prevedibile la difficoltà delle aziende che hanno sponsorizzato la Viterbese, molte delle quali (intendiamo anche i piccoli sponsor dello stadio – ndr) sono attualmente chiuse e, quindi, non producono alcun fatturato.
Oggi sarebbe stato il giorno della rifinitura, se la Viterbese avesse giocato contro la Casertana. Sarà invece uno dei tanti giorni in cui i Gialloblu rimarranno a casa, sfruttando il più possibile la chat della squadra, tramite cui alcuni di loro scambiano opinioni, si fanno compagnia. Molti sono giovanissimi e per la prima volta affrontano un problema così grande senza la famiglia accanto. E’ vero che diversi giocatori abitano insieme – che non è come essere completamente soli – ma il momento particolare rende ancora più stridente la lontananza dai genitori.