CALCIO E IRONIA. LE PAGELLE PALERMITANE DI A&G PER STRAPPARE UN SORRISO …
Pelagotti – Il portiere che prende tre gol più di 5 non può meritare. Anche questo completino fluorescente ha fatto il suo tempo perché segnala la sua posizione agli avversari. Uniposca.
Almici – È meno incisivo del solito ma sopratutto speriamo di non doverlo rimpiangere per lungo tempo. In bocca al lupo.
Accardi – Su due gol della Viterbese ha qualche responsabilità, solo attenuata dal fatto che il giocatore laziale è più alto di tre metri. Vatusso (l’avversario).
Marconi – Non pare capirci molto ed è l’ombra del giocatore ammirato appena tre giorni fa. Frullato.
Crivello – In fase di spinta è più lucido del solito e, tra quelli della retroguardia, è l’unico che si salva. Ordinato.
Broh – È completamente fuori posizione, ruolo, squadra e forse anche sport. Un pesce di nome Wanda.
Odjer – Per noi non demerita mai e se ne avessimo 11 saremmo primi. Manny tuttofare.
Silipo – Non salta mai l’uomo e si avvoltola nei suoi stessi dribbling senza costrutto. Derviscio.
(dal 10’ s.t. Lucca) – Unica cosa positiva della partita. 35 minuti devastanti con due gol, un assist, una traversa e forse pure un paio di boffe. Immenso.
Rauti – Vedi Silipo e poi sostituiscili entrambi (come poi accaduto). Evanescente.
(dal 10’ s.t. Floriano): Contribuisce a illuderci confezionando l’assist per il momentaneo pareggio ma ci aspettiamo sempre di più. Godot.
Kanoute – L’uomo non lo salta mai ma almeno ci prova. Volenteroso.
Saraniti – Comincia vero ad assomigliare a un bomber di categoria e sopratutto non molla veramente mai. Spartaco.
Boscaglia – Se prendi tre gol dalla Viterbese ti devi interrogare a lungo. A noi il gioco d’attacco piace ma fare la figura dei polli ci pare davvero troppo. Ripetente.
A&G