L’ULTIMA VOLTA DI VITERBESE-TERNANA
FEBBRAIO 2019 – COPPA ITALIA
VITERBESE C. 2 (1) TERNANA 1 (1)
Dopo tempi supplementari (primo tempo giocato il 30 gennaio: 0-1)
VITERBESE CASTRENSE (3-4-1-2): Valentini 6.5; Atanasov 6.5 Rinaldi 6.5 Sini 6.5; Baldassin 6 Vandeputte 6 (4’ sts Coda sv) Damiani 6 (29’ st Cenciarelli 6.5) Mignanelli 6 (31’ st Zerbin 6.5); Pacilli 6 (4’ sts Tsonev sv); Ngissah 6.5 Polidori 6.5. A disp.: Demba, Bertollini, Del Prete, Palermo, Milillo, Ricci, Artioli, Molinaro. All. Calabro 6.5.
TERNANA (3-5-2): Gagno 6; Hristov 5 Bergamelli 5 Pobega 5; Defendi 5,5 Furlan 5 (1’ pts Altobelli 5.5) Paghera 6 (6’ pts Callegari 5) Rivas 5 Giraudo 6.5; Marilungo 5 Nicastro 5 (1’ pts Bifulco 6). A disp.: Vitali, Frediani, Mazzarani, Cori, Filipponi, Niosi. All. Calori 5.
ARBITRO: Paterna di Teramo 5.5.
Guardalinee: Berti e Colasanti.
MARCATORI: 3’ pt Bifulco (T), 34’ st Polidori (VC), 15’ sts Ngissah (VC).
ESPULSI: Bergamelli (T) al 33’ st per fallo da rigore su Polidori, Ngissah (VC) al 12’ sts per doppia ammonizione, Marilungo (T) al 14’ sts per doppia ammonizione.
AMMONITI: Frediani, Hristov, Marilungo, Defendi, Callegari (T), Pacilli, Ngissah (VC).
NOTE: Angoli 7-5 per la Viterbese. Spettatori 2200 circa, con rappresentanza ospite. Recuperi pt 0’ st 3’ pts 1’ sts 3’.
VITERBO – Prosegue la marcia della Viterbese in Coppa Italia. Nella particolare serata del “Rocchi”, che passerà agli annali gialloblu come quella di “un tempo solo”, alla fine, comunque, il pubblico ha potuto assistere a settantacinque minuti di gioco, visto che le due squadre sono andate ai supplementari.
Ha deciso – appunto nell’extratime – un gol di Ngissah, poi espulso per doppia ammonizione, che aveva ricevuto il pallone da Vandeputte e usato la sua proverbiale fisicità per mettere dentro, in mezzo a una difesa insufficiente.
Calabro aveva cambiato qualcosa, Calori tantissimo, presentando, però, un undici peggiore di quello che era riuscito a chiudere in vantaggio il primo tempo, quello giocato sotto la neve di una settimana prima.
L’impronta alla qualificazione era stata data dal dischetto, prima con Pacilli (25’), il cui tiro era stato deviato sul palo da Gagno, poi da Polidori, il quale aveva spiazzato nettamente il portiere umbro alla propria destra, capitalizzando (34’) l’opportunità capitatagli e corroborando la propria, positiva, prestazione personale.