L’ULTIMA VOLTA DI VITERBESE-FERMANA IN CAMPIONATO …
SERIE C1/B – STAGIONE 2002/03 – GIRONE DI ANDATA
VITERBESE-FERMANA 4-1
VITERBESE (3-4-3: Musella 6; Gimmelli 6, Zappella 6,5, Movilli 6,5; Kone 5,5 (34’ st D’Alessandro sv), Favo 6, Pollini 7, Mannucci 6,5 (30’ st Cibocchi sv); Filosi 5,5 (1’ st Sammarco 6,5), Santoruvo 6,5, Martinetti 7
A disposizione: Sciarrone, Novembrino, Maisto, Leo
Allenatore: Di Somma
FERMANA (3-4-3): Chiodini 6; Ricca 5,5, Di Salvatore 6, Tricoli 5,5; Bucchi 5,5 (10’ st Farina 5,5), Anastasi 6, Perra 6,5, Lacrimini 6; Bonfanti 6,5, Mastronunzio 6,5, Macrì 6
A disposizione: Grilli, Sgammini, Jacquelmin, Mannarella, Cozzi
Allenatore: Puccica
Arbitro: D’Aguanno di Marsala
Guardalinee: Genovese-Pennino
RETI: 8’ pt Martinetti (V) rigore, 16’ pt Pollini (V), 30’ pt Mastronunzio (F), 8 st Favo (V) rigore, 28’ st Santoruvo (V)
Espulso: Di Salvatore (F) all’8’ st per proteste
Ammoniti: Gimmelli per la Viterbese, Inastasi, Lacrimini e Perra per la Fermana
Angoli 4-4, spettatori circa 1000, recuperi: pt 1’ e st 3’
VITERBO – Ritorno amaro per Puccica sul suo “vecchio” campo di Viterbo. La Fermana subisce, infatti, una pesante sconfitta contro i gialloblù di casa, una sconfitta sulla cui dinamica il Presidente marchigiano Battaglioni ha usato toni assai duri, a fine gara, nel commentare alcuni degli episodi salienti.
L’episodio su cui la Fermana punta maggiormente l’indice è la concessione del secondo calcio di rigore e i relativi sviluppi.
Sul punteggio di 2-1 in favore della Viterbese, infatti, all’inizio della ripresa, l’arbitro D’Aguannoha fischiato il penalty per una trattenuta in area di Santoruvo, decisione questa, contro cui hanno protestato i marchigiani.
Ne ha fatto le spese il difensore centrale Di Salvatore, out per cartellino rosso, lasciando la squadra di Puccica in dieci a puntellare un reparto difensivo che non aveva brillato troppo nel primo tempo.
Del tiro dagli undici metri s’incarica capitan Martinetti, che già aveva realizzato il primo rigore della gara, ma il suo tiro viene deviato dal portiere per la gioia degli ospiti, una gioia che dura soltanto un istante, visto che l’arbitro decide di far ripetere l’esecuzione tra le proteste degli uomini di Puccica.
Stavolta è Favo a tirare, scaricando il calcio di rigore alla sinistra di Chiodini. La partita finisce praticamente qui, con la Fermana che paga l’inferiorità numerica, incapace di rimontare il doppio svantaggio, anche perché i suoi uomini migliori non sembrano in giornata estremamente creativa. Ci prova talvolta Bonfanti, l’uomo di maggior classe, ma spesso il suo uno contro uno non va in porto, così come Mastronunzio in area non riceve i palloni giusti e viene ingabbiato nella difesa gialloblù.
Un pacchetto arretrato, quello di Di Somma, stavolta esente da errori, se si esclude proprio il gol del numero nove ospite, quando una ribattuta difettosa di Musella (che si riscatta poi in una altro paio di occasioni) lascia spazio a Mastronunzio per la zampata del gol dell-1-2.
Il completamento del poker, sotto certi versi inatteso per l’ex fanalino di coda, porta la firma di Santoruvo, sbloccatosi dopo un lungo digiuno, così come il doppio colpo iniziale della Viterbese è opera dei due uomini migliori.
Prima di tutto l’inesauribile Martinetti, l’uomo più importante per il gioco offensivo della Viterbese, colui che praticamente crea più della metà delle azioni offensive: si è guadagnato il primo rigore e l’ha segnato dopo pochi minuti di gara.
Eppoi Pollini, l’incontrista atteso per lunghi tratti della stagione, costretto, com’era, a giocare in difesa proprio quando la Viterbese aveva bisogno di lui in tutt’altra zona del campo.