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IL 75 /76 DELLA BRINA RIETI, L’ESORDIO DI BRUNAMONTI

Stagione 1975/76. Venivano confermati gli esperti Gennari e Cerioni, più Lauriski e Vendemini, ma si volle dare spazio anche ad alcuni giovani del vivaio reatino.  
Addio a Masini, per alleggerire il bilancio, ingaggio del play-maker italoamericano Frank Valenti, ricordato soprattutto per la sua Chevrolet Corvette blu metallizzata.
Vittori credeva molto  negli esordienti Sanesi e Zampolini, come negli altri giovani, ma ciò non bastava ancora a spalleggiare Lauriski e Vendemini.
La Brina non vinceva più, solo 5 successi in regular season, ormai condannata alla poule salvezza. Il tracollo arrivò a Milano contro un altrettanto derelitto Cinzano. Entrambe le squadre erano in fondo alla classifica, a soli 10 punti, ma i Milanesi travolsero la Brina 114-78.
A guidare la squadra verso una non facile salvezza fu chiamato  Big Elio Pentassuglia.  Valenti cominciò a giocare come un vero americano, Gennari & C. non furono da meno e la Brina riicominciò a vincere.
In poule salvezza, il match casalingo contro l’Ausonia Genova fu trasmesso in Tv. Lauriski ne fece 44, i Liguri vennero travolti (97-78) e Pentassuglia ne approfittò per mandare in campo un ragazzino: si chiamava Roberto Brunamonti, che segnò 2 punti.
Il mitico Aldo Giordani – il più bravo di sempre per il basket – ai microfoni della Rai commentò: «Un ragazzo da tenere d’occhio». In ogni caso, nonostante le montagne di canestri segnate da Lauriski e Gennari e la rinascita di Frank Valenti, la Brina non ce la fece a salvarsi e l’anno successivo avrebbe dovuto partecipare alla serie A2.

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