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CHI ERA JACOVONE, A CUI TARANTO HA INTITOLATO LO STADIO …

Erasmo Jacovone e il Taranto in B, con il sogno del massimo campionato sospinto dai gol di quel bombe eccellente, che fece innamorare tutta la città, oltre che la tifoseria. Quell’obiettivo non riuscì e con la fine tragica di javovone, senza senza il suo passo, la sua carica, oltre che le sue reti segnate, Il Taranto non vinse più come prima e fu destinata a fasi alterne di ripresa e decadenza, senza mai più arrivare a quei livelli.

La moglie, che vive al Nord insieme alla figlia, è rimasta sempre in contatto con Taranto e con la tifoseria per mantenere questo legame e vivo il ricordo di Erasmo. Un sentimento che si rinnova perfino nelle generazioni venute dopo, che amano Iacovone pur non avendolo mai direttamente conosciuto e continuano a esaltare le sue gesta attraverso le foto e filmati d’epoca.  

Era nato a Capracotta e fatto le giovanili nella Roma, esordendo nella mitica Omi Roma, poi Triestina, Carpi, Mantova e Taranto di cui era il cannoniere, fino a una notte, quando un ragazzo che aveva appena rubato una macchina e che  guidava a fari spenti perché inseguito dalla polizia, centrò in pieno la sua Dyane, togliendo la vita nella maniera più assurda a Erasmo Jacovone, che ha intitolata una via e lo stadio, una volta detto della Salinella.

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