ACCADEVA IL 14 LUGLIO. “BEL CALCIO DI MARE” ED ERMINIO TIZIANO, IL MESTIERE DEL GOL …
14/7/2020
E’ stato uno dei grandi protagonisti della tappa tarquinese legata al libro BEL CALCIO DI SPERA. Grazie a lui si può sempre parlare di gol, di quel “mestiere” che una volta era ancor più bello.
Gli piaceva tanto correre e chiese di poter fare il bersagliere: gli toccò la caserma di Civitavecchia e finì al Tarquinia, dove cominciò la sua lunga serie di esperienze nella Tuscia. Dentro e fuori dal campo. Fuori, conosce a Tarquinia una donna meravigliosa che diventa ben presto sua moglie. Arriva anche Michela, la figlia.
“E’ stato per me sempre un grande orgoglio essere figlia di Tiziano, che aveva tanta classe e metteva passione in tutto ciò che faceva – dice Michela – e il gene calcistico fini inevitabilmente per albergare pure in me, tanto da farci vivere in simbiosi, condividendo la passione per l’Inter, andando a vedere le partite insieme. Addirittura i ritiri estivi, visto che io chiedevo questo come premio per la promozione a scuola! Uno stile di vita – quello di mio padre – che ha contagiato positivamente anche me. Avrei tanto voluto diventare una brava calciatrice. Papà mi allenava, m’insegnava un po’ di tecnica e mi diceva che possedevo un tiro potente. Organizzavamo partite di calcetto tra amiche e lui era sempre lì ad arbitrarci, ma non ha mai voluto che diventasse davvero il mio sport, perché – non ce ne vogliano le donne calciatrici – lui diceva che la struttura muscolare femminile l’avrei persa. E quindi decisi di buttarmi nello scrivere di calcio per il giornale ‘Il Tempo’ di Viterbo, seguendo le partite del Tarquinia. Sicuramente potrei dire tante altre cose, ma sintetizzerei cosi: ero e sono orgogliosa di lui, perché è stato un fuoriclasse, tanto che, tra Viterbo e Roma, ovunque andiamo, lo trovo sempre a parlare con qualcuno che lo conosce. Cosa importante che voglio sottolineare è che, grazie al suo amore per il calcio, mi ha insegnato il rispetto per il corpo, per il prossimo e per la condivisione, a mettere grinta e amore in tutto ciò che si fa, sempre con semplicità rispetto e umiltà!”