Patera sconfitto contro Keyshawn Davis
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Aveva promesso una prestazione solida e decisa, aveva detto che avrebbe lasciato il cuore sul ring della Firelake Arena e lo ha fatto, ma purtroppo il suo avversario ha prevalso: Francesco Patera (28-4, 10KO) perde per decisione unanime nel suo debutto negli USA contro Keyshawn Davis (9-0, 6KO) nell’undercard della serata di Top Rank con main event l’eliminatoria mondiale IBO dei pesi leggeri tra George Kambosos e Maxi Hughes.
Patera ha mostrato di non avere alcun timore reverenziale né ansia da prestazione sin dal suono del primo gong, cercando di guadagnare il centro del ring e utilizzando spesso il jab sia per trovare la distanza che per spingere sul backfoot Keyshawn Davis, che ha esibito le sue qualità difensive mettendo in risalto un’ottima difesa strutturata spesso intorno alla shoulder roll. Il pugile di Norfolk, Virginia, ha saputo pazientemente aspettare e decodificare i movimenti di Patera, cominciando a portare dei duri overhand right e cross destri prendendolo in controtempo. Con il passare delle riprese, Francesco Patera ha continuato a cercare il dominio del ring ed è riuscito a lavorare bene nei clinch con un ottimo inside work, ma ha subíto diversi colpi potenti e precisi quando Davis lo inchiodava alle corde.
“Patera porta un volume di colpi più alto, ma Keyshawn è più accurato”, dice dai microfoni di ESPN+ Timothy Bradley Junior.
Alla ottava ripresa, dopo aver schivato proprio con la tecnica della shoulder roll due colpi di Patera, Keyshawn Davis ha messo a segno un diretto destro che ha fatto piegare le gambe al pugile italo-belga, che subisce il primo knockdown della sua carriera e viene contato.
Nonostante ciò, Patera ha concluso il match coraggiosamente in avanti, cercando il colpo decisivo per ribaltare le sorti del combattimento, riuscendo anche nella nona ripresa ad entrare pulito con un buon destro su Davis.
Il verdetto dei giudici è unanime: 100-89, 100-89 e 99-91 per Keyshawn Davis.
“Semplicemente, Davis è stato più bravo, più forte di Francesco. Ma siamo orgogliosi di come ha combattuto, con coraggio e lucidità per tutte le riprese, senza mai mollare. Ha guadagnato il rispetto del suo avversario e tanta credibilità come fighter in un contesto estremamente competitivo come quello americano” dichiara Alessandro Cherchi di Opi Since 82, presente all’angolo di Patera.