BERTOGLIO E QUELLA INASPETTATA VITTORIA DEL GIRO DEL ’75
Il 1975 è la terza stagione tra i “pro” per Fausto Bertoglio, in una corsa rosa “orfana” di Merckx che rinuncia per febbre (e con lui l’intera Molteni) e di Francesco Moser, che punta al Tour de France. E’ un Giro particolare, con un tracciato favorevole al secondo dell’anno precedente, Baronchelli, ma che non brilla e i protagonisti sono altri. La lotta è principalmente tra Giovanni Battaglin, capitano della Jollj Ceramica, e lo spagnolo Francisco Galdos, ma tra i due litiganti si inserisce proprio Fausto Bertoglio compagno di squadra di Battaglin.
A Prati di Tivo, Battaglin vince la tappa con 21” su Francisco Galdós e prende la maglia rosa, ma il giorno dopo, nell’ultimo chilometro, fora. Bertoglio non se ne accorge – almeno questa è stata sempre la versione – e con il gruppo lanciato, prosegue fino al traguardo. La maglia passa allo Spagnolo e Bertoglio finisce quinto in generale. Monta la polemica giornalista sulla lotta interna alla Jolli: il team resta unito e nella cronometro individuale di Forte dei Marmi è Battaglin a tornare a vestire la maglia rosa.
Bertoglio pensa alla cronoscalata: è tosta e arrivato in cima Fausto capisce di aver fatto bene, prima ancora dell’arrivo della maglia rosa Battaglin, il telecronista Guerrino Farolfi gli comunica di aver i miglior tempo e poco dopo è Adriano De Zan che comunica la nuova maglia rosa, proprio Fausto Bertoglio! Ora è chiamato a difendere l’insegna del primato nell’ultima tappa. Il 7 giugno 1975 sul Passo dello Stelvio, lungo i 48 terribili tornanti, lo scontro tra il bresciano di San Vigilio di Concesio e lo scalatore iberico, Francisco Galdos, è da epica dello sport. Tra due pareti di neve lo scontro negli ultimi 10 chilometri manda in visibilio il pubblico che sostiene l’italiano. Al termine della corsa il margine tra Bertoglio e Galdos è di 41 secondi a favore dell’italiano che può festeggiare l’insperata vittoria.