L’AMARCORD DEI “GIOVANI ALLA RIBALTA” …
QUANDO IL “BULICAME” ERA LETTO DA TANTA GENTE, ATTESO CON ANSIA ALLE EDICOLE, PER GLI ARTICOLI SUL CALCIO GIOVANILE
Il “Bulicame”, con due pagine di sport: tante novità, tanto spazio anche ai campionati giovanili e provinciali, con più di una rubrica specifica. Tra le più seguite era “Giovani alla ribalta”, una passerella deimigliori giocatori della settimana, soprattutto provenienti dai campionati giovanili.
Alcuni degli articoli di allora, con tanti giovani “rampanti”, che oggi hanno qualche chilo in più e qualche capello in meno, come si suol dire in questi casi.
GIANNI CAPOROSSI (Viterbese Berretti). Ancora una volta il migliore in campo. La doppietta messa a segno ha dimostrato che il “Garoto” sa davvero farsi valere in zona gol, oltre che a guidare la classifica
RENATO GRAZINI (Pianoscarano). Il classico interno rossoblu, inserito nella squadra allievi da mister Patara, è stata la carta vincente in un incontro tirato come quello contro il Montefiascone. Ha propiziato il primo gol di Pastori ed ha poi chiuso la gara con una rete personale di ottima fattura.
DANIELE MARCONI (Viterbese Berretti). E’ dall’inizio del campionato che il motorino del centrocampo sta sfoggiando prestazioni di indubbio livello. L’ultima perla è stata la prestazione contro l’Ostia, con relativo gol su punizione.
Erano gli anni in cui spopolava il jukebox. Era un grande polo attrattivo anche per quegli stessi ragazzi che finivano – quando lo meritavano – nella speciale rubrica dedicata ai giovani.
Tra i più gettonati era Elton John con la sua “Crockodile Rock”. Sì, gettonato. Perché bisognava acquistare il gettone da inserire nella feritoia dell’affascinante macchina (tutt’altro che multimediale) dispensatrice di musica, con il suo braccio che estraeva il disco in vinile, a 45 giri, e lo faceva ruotare, facendolo “leggere” dalla mitica puntina.
Erano anche gli anni in cui arrivare al settore giovanile della Viterbese era un sogno per tutti i ragazzi della provincia, anche se poi non era altrettanto facile poter arrivare alla prima squadra gialloblu, che rimaneva – invece – una utopia.
Era già una soddisfazione essere chiamati il giovedì per la classica partitella tra la Viterbese della Serie C e le riserve, in cui spesso veniva, appunto, inserito qualche ragazzo della juniores e della Berretti.
Con i pari età, però, qualche soddisfazione i ragazzini della Tuscia se la toglievano. Basti pensare che – nell’arco di una intera stagione – Marconi, ad esempio, se la batteva con Agostinelli – della Lazio – che poi finirà in serie A.
Oppure che Caporossi metteva paura ai difensori di squadra più blasonate. Così come Benenati parava quasi sempre tutto il parabile nella sua avventura in gialloblù: poi si arruolò nell’esercito e finì in Piemonte, dove ancora risiede.
Oscar Lini e Gianni Pini allenavano le due formazioni gialloblu pari età, che spesso si scambiavano i giocatori, a seconda dell’importanza delle gare.
Nella Berretti finiva talvolta anche qualche giocatore della prima squadra squalificato oppure concesso per l’occasione, come Cecchelin o il compianto Lucchi.