BARBARESI, IL MODO GIUSTO DI ESSERE RISERVE …
Mario Barbaresi, classe ’48, fanese di nascita. era la riserva naturale – nel Torino in serie A – di Cereser, che non ha avuto mai un raffreddore e c’era solo un cambio a disposizione, a quei tempi, per cui era molto difficile accumulare presenze. Ma qualcosa riuscì ugualmente a fare, Barbaresi, ed entrava Crivelli, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Fano, nel 1965 ingaggiato dal Torino per un milione di lire più una partita da giocare a Fano. Arrivò a Torino e c’erano fior di giocatori, Rosato, Gigi Meroni, Ferrini e il mister Nereo Rocco. Con la formazione Primavera vinse lo scudetto, il primo dopo la tragedia di Superga, poi fu dato in prestito al Catania, poi al Prato e successivamente alla Solbiatese, nel 1971 tornò a Torino per fare la riserva ad Cereser, ma giocò nella Coppa delle Alpi a Biel Bienne, nella Svizzera tedesca, quando Enzo Bearzot, che nel frattempo aveva sostituito Nereo Rocco, tornato al Milan, lo mandò in campo al posto di Cesare Maldini. Quello più importante fu però nel marzo ’72, nei quarti di Coppa delle Coppe a Glasgow contro i Rangers. Giagnoni lo inserì ad inizio ripresa al posto di Fossati. Giocò anche in Coppa Italia a Milano contro il Milan e l’Inter, poi a Torino contro la Juventus.