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QUANDO IL CONSIGLIO DI STATO RICONSEGNO’ (2004) IL CALCIO A VITERBO

L’ARTICOLO DI INIZIO SETTEMBRE 2004

Il Consiglio di Stato ha restituito il calcio a Viterbo e la Palazzina ha visto di nuovo rotolare il pallone. Allo stadio Rocchi, infatti, il nuovissimo Viterbo Calcio – nato dal Lodo Petrucci, dopo il fallimento – ha mosso ieri i suoi primi passi, un po’ balbettando, come qualsiasi cosa inizia da zero.

Quasi venticinque giocatori hanno cominciato a lavorare con l’allenatore Carlo Susini, il quale, primo fra tutti non si attendeva certo di aver risolto tutti i problemi di assemblaggio con questo primo raduno del tutto atipico, a stagione già avviata, come mai era accaduto nella storia del calcio viterbese. 

L’entusiasmo del tecnico ex-Rieti, però, ha permesso di dare l’input giusto ai giocatori in prova, sotto gli occhi attenti di tutti i dirigenti della nuova società, a cui si è aggiunto Renato Charrier, l’uomo che, insieme a Mossio dovrà costituire il gruppo, fare i contratti, insomma, decidere insieme a Susini quale sarà il Viterbo prima versione.

Già, perché è molto probabile, visti i tempi ristrettissimi, quasi impossibili, che bisognerà metterci le mani in due momenti distinti: adesso formare il primo gruppo per iniziare a giocare in campionato (trasferta di Fano compresa, anche se è stato ulteriormente richiesto il rinvio della gara), il secondo con più calma, calibrando meglio il tiro, senza l’assillo della fretta. 

Tra quelli visti all’opera alla Palazzina ieri, diciamo, Fimiani dovrebbe essere il portiere e il capitano del gruppo, il vero emblema della viterbesità tanto invocata dal Sindaco Gabbianelli. Con lui hanno mostrato, pur con i limiti di una condizione approssimativa (discorso estendibile a tutti), di poter entrare nel gruppo anche i “vecchi” Zazzetta, Filosi, Gamboni, ai quali potrebbe anche aggiungersi Rambaldi, che nel frattempo aveva scelto Frascati.

Insieme a loro potrebbero trovare spazio De Sousa, Isolini, Mencio, Biondelli, D’Eletto, oltre al colored Ugali, che è apparso ancora legnoso, ma che in attacco è imponente per la sua stazza. 

Ed oggi si replica, si rivedranno all’opera altri giocatori, se ne tesseranno alcuni, mentre la Palazzina è ritornata alla normalità, con la solita cinquantina di tifosi fedelissimi che non credono ai loro occhi, dopo l’estate di paura, dopo la bocciatura del Tar e il provvidenziale salvataggio da parte del Consiglio di Stato.

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