AVELLINO A VITERBO, AMARCORD. DEL 2002
SERIE C1/B: VITERBESE-AVELLINO 1-1
VITERBESE (3-4-3): Musella 6,5; Pollini 6, Zappella, Movilli 7; Radicchi 6 (IIt. 24’ Sammarco 6), Favo 6,5, Troise 6, Mannucci 6,5 (IIt. 31’ Novembrino sv.); Martinetti 7, Santoruvo 6,5, Aurino 6 (IIt. 21’ Cibocchi sv.).
A disposizione: Sciarrone, D’Andrea, Maisto, Turchetti Allenatore: Bacci
AVELLINO (4-4-2): Cecere 6; Vistola 6, Puleo 7, Bucaro 6,5, Ignoffo 6; Santarelli 6 (IIt. 1’Vianello 7), Pisciotta 6, Cinelli 6,5, Morfù 6,5; Pellicori 6,5, Pignalosa 6 (IIt. 29’Visone 6)
A disposizione: Petrazzuolo, Scognamiglio, Parisi, Barone, Pereira. Allenatore: Vullo
ARBITRO: Capozzi di Vicenza
GUARDALINEE: Buccheri e Sciabarra
RETI: Favo (rigore) (V) al 22’ 1.t., Pellicori (A) al 51’ 2.t.
AMMONITI: Radicchi (V), Santarelli (A), Puleo (A), Pisciotta (A)
NOTE: Al 16’ del secondo tempo Pellicori (A) si fa parare un calcio di rigore da Musella. Angoli 6-3 per l’Avellino, spettatori 2800, recuperi: 1t 2’, 2t. 6’.
VITERBO – Alla fine del sesto minuto di recupero svanisce la possibilità di una vittoria per la Viterbese. Da un calcio d’angolo, anche contestato dai padroni di casa, nasce, per la testa di Pellicori, il gol del pareggio dell’Avellino che cambia improvvisamente lo scenario finale della gara gettando nella costernazione i gialloblù ed accendendo qualche animo, sia sugli spalti che al rientro dell’arbitro negli spogliatoi.
E’ giusto dire che il pari sembra il risultato più equo per ciò che si è visto in campo, anche se ha lasciato amarezza nei padroni di casa per essere arrivato dopo un periodo di recupero così lungo.
Il verdetto appare abbastanza logico, con due formazioni che non hanno affatto demeritato e che sono ancora alla ricerca dell’assetto definitivo.
Il primo tempo in mano all’undici di Bacci ed al suo 3-4-3 in cui qualcosa ancora non va, ma anche in cui elementi come Movilli, ZappellMartinetti e Santoruvo rappresentano punti di riferimento di sicuro affidamento, i quali hanno retto bene il confronto con i più quotati avversari suggellando la frazione migliore con la rete di Favo su calcio di rigore, a seguito di un atterramento in area di Aurino.
Decisa la reazione degli Irpini, i quali traggono indubbio valore dall’ingresso in campo del vivace Vinello, il quale modifica un po’ il 4-4-2 di Vullo, rendendolo più corto e penetrante.
Arriva l’occasione del pareggio (che a quel punto sarebbe stato meglio accettato dai padroni di casa), ma Musella “ipnotizza” Pellicori dal dischetto, volando a ribattere il pallone calciato alla propria sinistra.
La Viterbese forse arretra qualche metro di troppo e rischia sempre di più, ma sembra resistere con orgoglio fino al quel lunghissimo novantaseiesimo minuto e quel gol di Pellicori che fa felici i numerosi ospiti presenti alla Palazzina e genera un po’ di parapiglia nel tratto che congiunge la tribuna laterale e la curva gialloblù, rientrati senza problema con l’intervento della forza pubblica.
Tra le azioni più importanti ci sono anche un paio del nuovo acquisto Aurino, gettato nella mischia da Bacci soltanto dopo quattro giorni di allenamenti con la Viterbese: l’ex della Ternana ha giostrato con disinvoltura finchè ha avuto birra in corpo ed ha lasciato spazio ad altri.
Così come c’è da segnalare un intervento di Ignoffo nel finale su Martinetti lanciato a rete: il pubblico ha protestato chiedendo l’espulsione per fallo da ultimo uomo, ma l’incerto direttore di gara ha assegnato al bravo biancoverdi (tra i migliori in campo) soltanto un cartellino giallo.
Infine una traversa da trenta metri di Visone che sembra l’anticipo del gol del pareggio.
CLAUDIO DI MARCO