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OGGI CHIUDE LA CORSA ROSA, DOPO 3 SETTIMANE …

Uno spettacolo vederlo in tv, ancor pi che farci un salto dal vivo, nella città eterna. Le immagini gli altri anni sono state mozzafiato e sono durate per ore, delle meravigliose cartoline di Roma dall’alto, con tutte le inquadrature possibili. Sarà così che terminerà il Giro del ‘24 e terminerà anche il nostro impegno che abbiamo mantenuto, in questa occasione, protraelndolo fin dal 2005, quando iniziammo per la prima volta a pubblicare in tempo reale l’articolo all’arrivo di ogni tappa. Un Giro che per qualcuno è stato noioso, solo per il fatto che è stato sempre dominato da Pogacar, come se fosse mai stato noioso vedere Cassius Clay sul Ring, il Brasile del calcio negli anni Settanta, Senna in Formula Uno, il Dream Time degli Usa di basket e chi più ne ha più ne metta. Certo sarebbe stato più interessante se la concorrenza allo sloveno l’avverso portata – Anziché Thomas e Martinez – Evenepoel, Roglic e Vingegaard, ma se qualcuno ha fatto scelte diverse o si è infortunato non è certo colpa di Pogacar. Non è stato affatto noioso vederlo vincere in tutti i modi, in salita, in pianura, a cronometro, scattando quasi tutti i giorni in cui la strada saliva, aumentando sempre di un pò il suo vantaggio sugli inseguitori della classifica, dove ha provato a mettere la testa anche il giovane italiano Tiberi Così come ha provato a mettere la testa il più giovane del Giro, Pellizzari, che ha avuto il coraggio di andare a rincorrere i primi della tappa di ieri eppoi di staccarli tutti, nonostante molti chilometri ancora da compiere. Ciak, si gira, quindi, oppure «si Giro», in questo saluto che la corsa rosa regala a tutti gli appassionati e alla capitale d’Italia.

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