GRANDI FIRME. ORMEZZANO NE DICE (SCRIVE) QUATTRO AL CALCIO
Una grande firma come quella di Gian Paolo Ormezzano, uno dei pochi ruperstiti dell’immensa scuola del giornalismo che non c’è quasi più, quello scritto bene, ha scritto delle interessantissime cose su BICISPORT, che ci fa molto piacere proporre anche ai nostri lettori. Complimenti.
“Sempre più ritengo che il ciclismo deve imporsi di frequentare a oltranza e ribadire la sua tradizione comportamentale, i vecchi modi di presentarsi, anche il rituale scemotto ma tenero delle premiazioni con sindaci tronfi e girls dimesse, pur di restare se stesso e non cedere al modernismo che il calcio si è lasciato appiccicare anzi sbattere addosso dalla televisione e che il tennis (sto dicendo dei tre grandi e grossi sport del momento, un momento che può anche farsi lunghissimo, di secoli) affannosamente cerca per non essere, quando giocato da atleti non personaggi, cioè non matti artificiali, di una noia mortale.
Il calcio che stiamo vedendo e si capisce soprattutto televedendo, è una recita fasulla, balorda. Con la pubblicità che comanda troppo. Un esempio: la partita finisce, è stata acre e anzi violenta, c’è chi si sente derubato e chi non vuole passare per truffatore, l’arbitro è spintonato, insultato, sul campo i giocatori stanno per venire alle mani, però deve andare in onda la pubblicità, e in onda ci va. L’offerta/recupero di quelle immagini in replay sarà, se ci sarà, dosata, selezionata, manipolata….”
di Gian Paolo Ormezzano