IL 2 NOVEMBRE DELL’ESORDIO DI SOLLIER, IL RIVOLUZIONARIO DEL PALLONE
di Massimo Prati
Se le fonti che ho consultato riportano le informazioni corrette, l’esordio di Paolo Sollier in Serie A risale al 2 novembre del 1975, in occasione della quarta giornata di campionato, incontro tra Fiorentina e Perugia, quando al 28′ della ripresa entrò nelle file degli umbri.
Il Perugia era una neopromossa ed era stato proprio Sollier a segnare, negli ultimi minuti di recupero della penultima giornata di B, il gol del pareggio in trasferta col Pescara. Un pareggio che dava la sicurezza della promozione in Serie A alla squadra umbra. La domenica dopo, al Santa Giuliana di Perugia, i padroni di casa vinsero due a uno contro il Novara con reti di Pellizzaro e Frosio. Il Perugia concluse dunque il campionato di serie B da capolista.
Il tabellino della partita di Pescara.
15 giugno 1975, Stadio Adriatico.
Pescara-Perugia 1-1 (1-0).
Marcatori : 45’, Serato (Pescara); 90’, Sollier (Perugia).
Arbitro: Gianfranco Menegali di Roma.
PESCARA: Cimpiel, De Marchi, Santucci, Zucchini, Ciampoli, Rosati, Ciardella, Lopez, Serato (82’, Ballarin), Pirola, Marchesi. A disposizione: Ventura, Bertuolo. Allenatore: Domenico Rosati.
PERUGIA: Marconcini, Raffaeli, Baiardo, Savoia, Frosio, Picella (60’, Tinaglia), Scarpa, Curi, Sollier, Vannini, Pellizzaro. A disposizone: Malizia, Marchei. Allenatore: Ilario Castagner.
In precedenza Sollier, cresciuto a Vanchiglietta nella periferia torinese e attaccante di qualità con caratteristiche da trequartista, aveva giocato nelle squadre piemontesi della Cossatese e della Pro Vercelli. E poi, a partire dalla stagione 1974-1975 era passato al Perugia. Nel prosieguo della sua carriera dopo un’esperienza di tre anni col Rimini, farà una specie di percorso a ritroso tornando a giocare nelle squadre dei suoi anni giovanili: prima la Pro Vercelli e poi la Cossatese, con un’esperienza intermedia alla Biellese.
Ma di Sollier, figlio di un partigiano della Val di Susa, è risaputa anche la militanza nell’estrema di sinistra, in particolare nell’organizzazione Avanguardia Operaia. Esperienza di cui parlò in un suo libro del 1976: “Calci e Sputi e Colpi di Testa. Riflessioni autobiografiche di un calciatore per caso”, testo diaristico che parlando della vita dell’autore miscelava calcio, politica, vicende personali e sentimenti, offrendo uno spaccato degli anni Settanta.
Quest’attività autoriale del calciatore, mi permette di fare una breve ma gradita nota personale per dire che quel libro di Sollier è stato ristampato nel 2022 da Mimesis Edizioni, casa editrice per cui nel 2019 ho pubblicato “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità” (un saggio sull’Inghilterra del periodo di Oliver Cromwell) e il fatto di fare entrambi parte degli autori di una stessa casa editrice è una cosa che mi fa molto piacere.
Paolo Sollier era dunque un calciatore, ma anche uno scrittore e un militante. In una intervista a “Il Manifesto”, realizzata il 12 novembre del 2022, è tornato a parlare di quella sua esperienza politica e del suo libro. Al giornalista che lo intervistava (Giorgio Vincenzi) ha spiegato che nel suo vecchio lavoro letterario parlava del suo pensiero politico e del suo impegno sociale, “il tutto condito da avvenimenti sportivi che mi hanno visto protagonista fino alla mia unica apparizione in serie A, nel 1976, con la squadra umbra”. La sua storia -continuava Sollier nell’intervista- partiva dall’impegno nei gruppi cattolici del dissenso, come Emmaus o Mani Tese ed arrivava fino ad Avanguardia Operaia.
Comunque per tornare all’esordio di Sollier e a quella sua prima stagione in serie A, diciamo subito che alla fine di un ottimo campionato il Perugia arrivò ottavo ad un solo punto dal piazzamento Uefa, mentre la partita di esordio a Firenze non fu altrettanto positiva: finì tre a uno a favore dei viola.
All’inizio dell’incontro, il Perugia si era trovato in vantaggio grazie ad un’autorete di Della Martira: sugli sviluppi di un corner a favore del Perugia e relativo tiro verso la porta dei viola, il difensore fiorentino aveva cercato di intercettare la palla ma aveva finito per deviarla nella porta del proprio portiere. Però, sul finire del tempo era stato il Perugia a subire un gol a causa di un’autorete: calcio di punizione per i viola battuto da Merlo, passaggio corto per Giancarlo Antognoni che con un potente tiro dal limite aveva colpito Raffaeli, posizionato sulla linea di porta. A quel punto, la deviazione del terzino umbro aveva fatto finire il pallone in rete. Poi, nella ripresa c’era stato il definitivo vantaggio dei fiorentini con una doppietta di Carlo Bresciani, prima su colpo di testa imbeccato da un cross di Guerini e poi con un tiro da distanza ravvicinata, dopo avere raccolto un rimpallo sul palo.
Esordio quindi non particolarmente fortunato per Paolo Sollier ma, come dicevo, nel corso della stagione il Perugia si sarebbe tolto non poche soddisfazioni, compresa la rivincita nel match di ritorno coi fiorentini, il 29 febbraio del 1976 al Comunale di Pian Massiano (in seguito divenuto Stadio Renato Curi): Perugia 2 Fiorentina 1.
Sollier, invece, che col Perugia in B aveva segnato sette gol, nei ventuno match di serie A non andò mai in rete e forse fu per questo motivo che l’anno dopo non venne confermato. Fu ceduto al Rimini all’ultimo giorno di mercato in cambio di Cinquetti: la vicenda inizialmente ferì Paolo Sollier. Ma, a sua detta, alla fine capì di non avere un livello da serie A e si ritenne soddisfatto di avere comunque vissuto quella bella esperienza a Perugia.
Il tabellino della partita di Firenze.
Firenze, 2 novembre 1975, stadio comunale.
Fiorentina-Perugia 3-1 (1-1).
Marcatori: 16’, autorete Della Martira (F); 45’, autorete Raffaeli (P) ; 63’ e 76’ Bresciani (F).
Arbitro: Domenico Serafino di Roma.
FIORENTINA: Superchi, Galdiolo, Roggi, Pellegrini, Della Martira, Guerini, Caso, Merlo, Casarsa, (60’ Bresciani), Antognoni, Speggiorin. Allenatore: Mazzone.
PERUGIA: Marconcini, Nappi, Raffaeli, Frosio, Berni, Amenta, Scarpa, Curi, Novellino, (73’, Sollier), Vannini, Pellizzaro. Allenatore: Castagner.
Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo Volume 1975-1977», Urbone Publishing, 20 euro.
Gli altri due volumi:
Massimo Prati, “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”. Urbone Publishing, 2022, libro non illustrato, 316 pagine, 17 euro. Disegno di copertina di Stefano Scagni.
Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Terzo Volume 1978-1979», Urbone Publishing, di prossima uscita.
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