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“SEMBRA IERI” (VOL. 19). CON LA MAGLIA DELLA SAMPDORIA, I RAGAZZI DEL CAMPETTO DEL CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI

Era il “San Paolo”, giocava il campionato allievi CSI e aveva una particolarità su tutte, quella di indossare la maglia della Sampdoria, che non passava  di certo inosservata,  per  via  di  quel  blucerchiato  che  rompeva  gli schemi cromatici dell’abbigliamento calcistico dell’epoca, spezzando l’egemonia delle strisce verticali. E molti ragazzi in quel campetto, facente parte del Convento dei frati Cappuccini, nell’allora zona nuova di Viterbo che si propagava oltre le mura, trovarono il loro habitat naturale. In quel San Paolo giocavano, tra l’altro, Moncelsi (purtroppo venuto a mancare prematuramente), Mazzieri, Fanelli, Meroi, Gasbarri, Tofani, Giannini, Zappi e tanti altri di quelli che tornavano a casa felici solo per aver corso appresso ad un pallone, che non conoscevano il significato della parola depressione. Il terreno non era meraviglioso, anche un pò più piccolo w gibboso: qualche distorsione alla caviglia, ogni tanto ci scappava e allora si andava da Toto Mecariini a fare “i fornetti”, una terapia basata sul calore che un aggeggio artigianale irradiava tramite una serie di lampadine luminose. C’erano anche alcuni frati sempre presenti, che qualche volta giocavano se mancava qualcuno per fare numero pari. Si tiravano su la tonava, tenendosela alla bene e meglio, e calciavano il pallone, dribblavano qualche ragazzo, rimediavano anche qualche botta. A due passi dal campetto, poi, c’era una pizzeria con un jukebox che alcuni di quei ragazzi frequentava ascoltando più di tutti “Rocketman” di Elton John e bevendo un bicchiere di birra al moscato.

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