ECCELLENZA, MOMENTACCIO PER GLI ARBITRI
E’ stata una domenica in cui gli arbitri chiamati a dirigere le due gare delle portacolori della Tuscia hanno offerto prestazioni discutibili e le reazioni non sono mancate. Il presidente Salaris ha immediatamente stigmatizzato le decisioni dell’arbitro della Palazzina, con più di uni episodio contestato, compresa l’azione del calcio di rigore concesso al Colleferro e che le immagini hanno invece presentato sotto tutt’altra luce. Amarezza anche da parte della Sorianese, che non ha fatto proteste eclatanti, ma che alla fine ci ha rimesso lo stesso, viste le cinque giornate di squalifica toccate a Del Canuto. Anche in questo caso c’è un episodio su tutti, un intervento di gioco, apparso, ai più, normale, tra Ruibal e Fè. Discutibile anche la decisione del giudice sportivo, visto che per lo stesso episodio, il giocatore della Sorianese è stato raggiunto da due turni di stop, mentre il terzino della Maccarese – ed ex della Viterbese – se l’è cavata con una sola giornata.
Molti lettori ci hanno chiesto, inoltre, come mai a Soriano nel Cimino sia stato mandato un arbitro addirittura proveniente da Vicenza. Accede perché i nuovi arbitri promossi nella Can di serie D – che sembra già strano per chi ha arbitrato come accaduto tra i Monti Cimini – prima di essere gettati nella mischia, devono “farsi le ossa” girando per l’Italia a dirigere gare del campionato di Eccellenza. La motivazione non fa una piega, ma sembra ugualmente alquanto illogica, visto che se si promuove un arbitro, vuol dire che lo si ritiene in grado di poter iniziare subito dalla categoria in cui è stato fatto accedere.