Calcio

SALTATA VITERBESE-COSENZA!

Come era stato da noi ampiamente previsto, è arrivato il no istituzionale alla disputa della gara di Coppa Italia tra Viterbese e Cosenza.

D’altronde era impensabile che, laddove il Profetto di Viterbo, aveva deciso di chiudere le scuole e gli uffici pubblici per la pericolosità degli spostamenti dei cittadini – in auto e a piedi – potesse permettere la disputa della manifestazione sportiva, che avrebbe comunque convinto, probabilmente, centinaia di sportivi a muoversi per andare allo stadio.

Questo il decreto del Prefetto, che inibisce lo stadio Rocchi.

Il Prefetto della Provincia di Viterbo 

CONSIDERATO 

che è in programma, presso lo stadio “E. Rocchi”, l’incontro di calcio tra le squadre Viterbese Castrense e Cosenza, valevole per la Coppa Italia, per il giorno mercoledì 28 febbraio p.v.; 

VISTE 

le abbondanti nevicate che hanno interessato tutto il territorio provinciale nella notte tra il  25 e 26 febbraio 2018; 

VISTA 

la nota della Questura di Viterbo n. Cat. A.4/Gab/2018 datata 27/02/2018    con allegata la relazione del sopralluogo effettuato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Viterbo, nel corso del quale è stata riscontrata una situazione di oggettiva pericolosità, sia per il pubblico che per gli atleti,  indotta dalla neve che, a seguito delle basse temperature raggiunte,  si è trasformata in uno strato di ghiaccio, che ha reso il campo di calcio estremamente duro e scivoloso. Inoltre tutte le strade di accesso, sia quelle riservate al pubblico che quelle per i servizi di ordine e sicurezza, nonché le tribune sono ricoperte dal ghiaccio; 

RAVVISATA 

quindi la non opportunità dello svolgimento di manifestazioni sportive presso lo Stadio “Rocchi”; 

VISTI 

l’art. 2 e 14 della legge 225/1992; 

l’art. 2 del T.U.L.P.S. approvato con R.D. n. 773/1931; 

DISPONE 

l’inutilizzabilità dello stadio per la giornata del 28 febbraio 2018, in occasione della partita di calcio  tra le squadre Viterbese Castrense- Cosenza. 

La presente ordinanza è impugnabile mediante ricorso giurisdizionale al T.A.R.  del Lazio entro 60 giorni dalla data odierna. 

La presente ordinanza viene trasmessa alla Questura di Viterbo per la notifica. 

  

 IL PREFETTO    (Bruno) 

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