AmarcordIl Pallone

AMARCORD. VEJANO E IL SUO BOMBER, FRANCO ZARBO!

Il calcio a Vejano ha fatto rima per anni con Franco Zarbo, un attaccante con due baffoni così, che mostrava molti più anni di quelli che in effetti aveva.

Ebbe anche l’occasione di fare il grande salto. Un suo amico lo accompagnò a Civitavecchia per fare un provino con la Spal, che in quegli anni era famosa per lanciare i giovani nel calcio che conta.

Zarbo venne preso, ma alla fine non se la sentì di lasciare la sua Vejano e il lavoro all’Enea appena iniziato, un lavoro che accompagnò la sua vita per quaranta anni.

Proprio recentemente ha festeggiato il cinquantennio del calcio vejanese, con tanti amici e le generazioni di calciatori che ne hanno fatto parte.

Lui è stato tra quelli che ne ha fatto la storia, a partire dal ’65, dal campionato  di terza categoria, nel vecchio campo al centro del paese, che successivamente lasciò il posto ad un’area edificabile ed al cosiddetto verde pubblico.

“Poi   andai   a   giocare   ad   Oriolo   Romano   e   quindi   al Pianoscarano, facendo belle esperienze ed avendo in squadra tanti bravi giocatori.

Però era Vejano – dice Zarbo – che avevo nel cuore, per cui ci tornai ben presto e ci vissi tante stagioni, fino a 36 anni, quando decisi di appendere le scarpe al chiodo.

Quanti ricordi! Forse il più bello vissuto insieme ai miei concittadini fu lo spareggio giocato a Tuscania contro il San Pio X. Perdemmo ai rigori, ma poi fummo promossi ugualmente. Quel  giorno  sugli  spalti  c’era  tutto  il  paese.  Addirittura  la banda musicale.

A livello personale mi rimarrà un campionato di seconda categoria, in cui riuscii a segnare 26 gol su 24 partite giocate. Son cose che riescono una sola volta nella vita. Così come segnare cinque gol in una sola partita.”

Sul nuovo campo in erba – uno dei primi costruiti nella Tuscia – contribuì alla crescita di un movimento calcistico che si fregiò anche  di  qualche  Coppa  Disciplina  e  di  qualche  titolo  nel settore giovanile.

Ed una volta lasciata l’attività ufficiale (ma a livello amatoriale è andato avanti fino a più di cinquanta anni) è stato il primo allenatore della squadra di calcio femminile sorta a Vejano.

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