Calcio

I GIALLOBLU TRA COPPA E CAMPIONATO

La qualificazione alla finale di Coppa Italia, un impegno mantenuto da tutti per una manifestazione a cui anche il patron Camilli, aveva dato la “proprio  benedizione” e che Sottili l’ha giocata con tutti i migliori fin dagli ottavi di finale. Una bella notizia per tutti e – come spesso capita a Viterbo – esattamente la chiave di volta per riaprire all’entusiasmo e riportare ancora il pubblico delle grandi occasioni allo stadio.  

Rimanere “abbottonati” è stata anche una conseguenza della rinunciare forzata – dall’inizio – a giocatori come Calderini e Jefferson. Il primo uscito abbastanza malconcio dalla serata di Siena, il secondo notoriamente in difficoltà a disputare due partite intere in quattro giorni.

I sostituiti non sono stati all’altezza delle aspettative, non tanto per la loro vena offensiva, ma nei movimenti, nel non essere riusciti a mantenere palla e a scaricarla al compagno di squadra che sarebbe potuto arrivare da dietro e, quindi, aprire le ripartenze, alleggerendo il “serrate” del pacchetto arretrato.

 

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