DAL CORRIERE DELLO SPORT …

VITERBO –  Il momento sembra ancora quello delle recriminazioni e dei sassolini dentro le scarpe, con tematiche e problematiche più volte esposte da Camilli e legate, perciò, anche alla realizzazione del campo in sintetico del “Pilastro”, situato nelle vicinanze dello stadio “Rocchi”.

Tra le recriminazioni continuano ad esserci le valutazioni relative ad alcuni arbitraggi, ma anche ad un mercato invernale che non ha soddisfatto a pieno il patron gialloblu, tanto è vero che i rapporti con il diesse di quel momento, Ricci, si sono deteriorati, fino al divorzio tra le due parti.

Ecco, emerge il solito dilemma estivo:  dai propositi di abbandono all’inevitabile voglia di reagire immediatamente, per confermarsi un vincente. Dalla voglia di mollare tutto a quel pensierino sulla serie B, che anche in questa stagione, in cuor suo, il patron di Grotte di Castro lo aveva accarezzato. Dai playoff è sempre più difficile, magari è più semplice costruire una squadra che punti a salite subito, senza passare dalla “lotteria” finale nei confronti della quale avrebbe molto da dire.

“Vedremo. Certo, si potrebbe continuare il discorso – è la conclusione del numero ne gialloblu – che poggia già su una buona base, ma dopo una stagione come questa, la voglia non è tanta. Il nocciolo della questione è sempre lo stesso. A Viterbo non ci sono le strutture adatte per un calcio di un certo livello. Praticamente non c’è nulla, non andrebbe bene neanche per il campionato di Eccellenza. Allenarsi sui campi militari è impossibile: avevo cercato di ovviare scegliendo Grotte di Castro, dove ci sono buone attrezzature: ora vedremo cosa accadrà.”

Insomma, dire che ancora nulla è stato deciso, appare più che scontato. Rimane l’happening di stasera, per i saluti e le pacche sulle spalle, poi sarà il momento dei pagamenti – giocatori e altro – prima di completare davvero la gestione di un’altra stagione “camilliana” nella città dei Papi.

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