Taider: “Conosco Koulibaly, mi ha fatto male vedere quelle situazioni!”
Saphir Taider, centrocampista algerino del Montreal Impact, ex Inter, Bologna e Sassuolo, ospite di “Pezzi da 90” ideata e condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Le manca il campionato italiano?
“Sì, ricordo le mie 7 stagioni che sono state una grande esperienza. Ho imparato molto dal calcio italiano che continuo a seguire da lontano con interesse e piacere”.
Come si trova a Montreal e nella Major League americana?
“Sto bene e in questo campionato ho scoperto tante cose restando positivamente sorpreso dal livello perché ci sono giocatori forti e impianti sportivi all’avanguardia”.
Spera di tornare un giorno in Italia?
“Mai dire mai. Ho fatto una scelta non facile ma assolutamente convinto, e adesso va benissimo così”.
Parma-Sassuolo 1-3 il 25 ottobre 2014, sinistro strepitoso da 25 metri sotto l’incrocio: è il suo gol italiano più bello?
“Lo ricordo benissimo ed è stato davvero bello, anche se metto davanti quello segnato a Buffon allo Stadium. E’ stato il mio primo gol in Serie A contro un portiere fortissimo”.
Ha visto cos’è successo domenica sera a San Siro?
“Conosco Koulibaly e mi ha fatto male vedere quelle situazioni. Sono algerino e non ho mai vissuto sulla mia pelle certe cose che francamente non capisco”.
Nel campionato italiano questa Juve è inarrivabile?
“Da 7-8 anni è così. E’ la più forte in campo e fuori. Ha una mentalità vincente e diversa dalle altre, competendo in Italia e in Europa”.
Come trova questa Inter?
“E’ sempre una grande del calcio italiano. Ha cambiato molto in questi anni e adesso la trovo più stabile. Può crescere ancora”.
Lei ha giocato anche in Francia e in Premier League: come trova il campionato italiano rispetto alla dimensione francese e inglese?
“La Serie A è sempre difficile. Si fa gol attraverso i dettagli e segnare non è mai semplice. In Italia prevale la tattica che non trovi altrove dove si gioca in spazi maggiori”.
L’allenatore al quale è legato di più?
“Stefano Pioli mi ha fatto crescere e lo ringrazio ancora oggi”
Qual è il giocatore della Serie A che le piace di più?
“Pjanic. Senza di lui la Juve non ha lo stesso rendimento. Ronaldo è uno straordinario valore aggiunto. Io l’ho incontrato in amichevole con l’Inter e so quanto rappresenta anche per portare entusiasmo e presenze negli stadi”.
Il giocatore più forte che ha avuto come compagno?
“Zanetti è stato un esempio. Aveva quarant’anni e ha rappresentato tanto. Arrivai all’Inter diciottenne e mi ha insegnato a essere un uomo vero”.
E l’avversario più forte che ha affrontato?
“Pirlo con la Juve e Ibrahimovic al Milan”.