ANTONIO CALABRO, IN PANCHINA AL PARI COI TEMPI
Abbiamo conosciuto Calabro quando era un difensore della Primavera della Lazio 93/94, allenata da Mimmo Caso, con giocatori come Nesta e Di Vaio (quelli famosi) e gli ex Gialloblu Lucchini e Cristiano.
Da allenatore è considerato valido tecnicamente, ma anche propenso alle collaborazioni con colleghi, all’uso dei social, etc.
Così scrive infatti: “La via per imparare è lunga se si procede per regole, breve e efficace se si procede per esempi! Ringrazio due Amici e ottimi allenatori Roberto de Zerbi, allenatore del U.S. Sassuolo, e Roberto D’Aversa, Allenatore del Parma Calcio, per la loro disponibilità ed estrema gentilezza nel rendermi partecipe e confrontarci sulle loro metodologie di lavoro!”
LA STORIA IN PANCHINA
Stagione 2012-13: subentra a Dario Levanto sulla panchina del Gallipoli, nell’Eccellenza pugliese e ottiene il settimo posto. Nella stagione seguente vince il campionato, conquistando la promozione in Serie D., ma si trasferisce alla Virtus Francavilla e vince nuovamente il campionato pugliese di Eccellenza, oltre alla Coppa Italia Dilettanti Puglia e la Coppa Italia Dilettanti.
Alla sua prima stagione da allenatore in Serie D ottiene la prima – storica – promozione della Virtus Francavilla in in Lega Pro, con un quinto posto finale e play-off. Calabro supera il Fondi nella prima fase, poi viene eliminato negli ottavi di finale dal Livorno.
Nell’estate del 2017 il grande salto al Carpi in Serie B: lascia a fine stagione scorsa, nonostante un altro anno di contratto.