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VITERBO – Che Camilli sia un sanguigno non è certo teoria, ma un dato di fatto inconfutabile. Stavolta, però, la sua ira ha raggiunti livelli di guardia notevoli, una sorta di “codice arancione” per la rabbia che gli è esplosa dentro dopo la decisione arbitrale del primo gol di Reggio Calabria, quello “fantasma”, che ha sicuramente influito pure sul resto della partita, sulla seconda sconfitta consecutiva della Viterbese.
Un argomento talmente spinoso ed esposto in modo così intenso che tutto il resto passa in secondo ordine, la seconda sconfitta in una settimana, l’esordio in panchina di Calabro, la “rivoluzione” del nuovo tecnico, che ha cambiato modulo e cinque uomini insieme. Oltre al primo gol in gialloblu di Mignanelli, l’ultimo arrivato dal mercato inverale, un giocatore davvero interessante, che è stato il migliore tra quelli scesi al sud per la sfida con la Reggina, la quale, comunque, è stata superiore a quella di una settimana prima vista all’opera allo stadio Rocchi di Viterbo

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