US Viterbese

LA TATTICA. LE MOSSE FINALI RIUSCITE

MODULO. Da qualche partita Calabro opta per il trequartista, anzichè per il 3-5-2, forse anche perchè ha abbondanza di giocatori offensivi e meno di mediani esterni, tanto è vero che anche a Cava dei Tirreni, così come a Monopoli, ha adattato in quel ruolo l’attaccante Zerbin, preferendolo a De Giorgi, che sarebbe sembrato più indicato. Coda dall’inizio e Polidori riproposto al centro dell’attacco, insieme a Bismark, stavolta non in grande spolvero.

LUPPI, UNA DELLE DUE MOSSE FINALI RIUSCITE

SOSTITUZIONI. Qualche perplessità si è avuta guardando la partita ed evidentemente l’ha avuta anche Calabro, visto che all’intervallo ha cambiato ben tre giocatori insieme. Quelle tre sostituzioni non hanno inciso molto, forse di più ha inciso l’infortunio di Coda. Sembrava acnora più rischiosa quella di togliere Rinaldi dalla difesa ed invece è stata la mossa vincente, insieme all’inserimento di Luppi, vista la rabbiosa accelerazione che ha permesso a Molinaro di “mangiarsi” il diretto avversario e di confezionare il pallone da buttare dentro con rabbia per il pareggio.

ATLETICA E CARICA. Buone entrambi, anche se nel secondo tempo la Viterbese è calata un pò rispetto ai padroni di casa, quando questi hanno avuto un paio di palle gol. La carica è stata al top e d’altronde non si rattoppa una gara nei minuti di recupero se manca la grinta e la determinazione, indotta, in questo caso, soprattutto dalla verve degli ultimi due subentrati.

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