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IL 12 APRILE DEL CAGLIARI. COSE CHE ACCADONO UNA VOLTA, QUELLE DI CINQUANTATRE ANNI FA …

Il 12 aprile 1970, la giornata che tutti i Sardi, sportivi e non, portano nel cuore, che probabilmente non si verificherà più. In quella domenica storica, il Cagliari batte il Bari in casa 2-0 e si laurea, per la prima volta nella sua storia, campione d’Italia.
Uno Scudetto vinto meritatamente, grazie a veri trascinatori, da Riva a Domenghini, passando per i compianti Gori e Nenè, ai danni delle grandi del calcio italiano, Inter e Juventus, che alla fine dovranno accontentarsi solo del secondo e terzo posto. Una data che ogni anno suscita nel popolo sardo grande orgoglio e anche pizzico di nostalgia.

Cinquantatré anni fa, quindi, la gloriosa impresa di una squadra leggendaria che consegnava i Quattro Mori alla storia di questo sport. Il Cagliari ha celebrato anche sui social il compleanno numero 53 del suo storico Scudetto. Sono già passati ben 53 anni da quel 12 aprile 1970 quando la squadra di Manlio Scopigno vinse il leggendario tricolore. La corazzata rossoblù è stata la prima squadra del sud Italia a sollevare al cielo il tricolore, portando alla ribalta, in anni difficili per la grossa differenza territoriale nello stivale, una “piccola” squadra contro le grandi potenze economiche del nord. Con 45 punti il Cagliari concluse in prima posizione il campionato 1969/1970 lasciandosi alle spalle Inter (41 punti), Juventus (38 punti) e Milan (36 punti). La formazione rossoblù concluse la stagione facendo registrare 17 vittorie, 11 pareggi e 2 sole sconfitte. Non solo, la compagine di Scopigno si proclamò anche come miglior attacco (42 reti) e miglior difesa (11 reti) di tutto il campionato. Neanche a dirsi il capocannoniere della Serie A fu la grandissima leggenda del Cagliari e di tutto il calcio italiano, al secolo conosciuto come “Rombo di Tuono” che mise a referto 21 gol in 30 partite, in un campionato ancora formato da 16 squadre. 

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