AMARCORD. LA DAVIS ITALIANA VINTA NEL 1976
Dicembre 1976, Estadio Nacional de Cile: l’Italia vince la Coppa Davis. L’Italia ebbe vita facile all’esordio, con due successi per 5-0 maturati contro Polonia e Jugoslavia. A luglio, Roma ospitò la Svezia di Bjorn Borg, il quale, reduce dalla sua prima vittoria a Wimbledon, diede clamorosamente forfait permettendo agli azzurri di continuare la cavalcata europea ed avanzare al turno successivo dove ad attenderli c’erano gli inglesi, cui spettò la scelta della superficie. A SW19, nonostante una sconfitta in doppio, la scontatissima erba diede ragione ai nostri, grazie ai risultati ottenuti dalla sorpresa Zugarelli e dal mitico Panatta. L’Italia portò così a casa il punto decisivo su Taylor e volò in semifinale. A settembre c’era da superare l’Australia di John Alexander, John Newcombe e Tony Roche. Barazzutti batté Newcombe, Panatta perse da Alexander. Il doppio, invece, spettò facilmente agli azzurri. Ai singolari incrociati Alexander si impose su Barazzutti mentre Panatta dovette aspettare il lunedì seguente per vincere l’ultimo singolare con Newcombe, sospeso per oscurità.
In Cile il primo singolare ebbe come protagonista Barazzutti, trionfante al termine di una maratona per 7-5 4-6 7-5 6-1, invece, il secondo vide l’asfaltata di Panatta contro Cornejo con lo score di 6-3 6-1 6-3.
Il giorno del doppio fu segnato da una trovata di Adriano, che si presenta in campo insieme a Paolo Bertolucci con una maglietta rossa: una frecciatina rivolta al dittatore Augusto José Ramón Piochet Ugarte.
I due, spavaldi, esordirono con non poche sofferenze (persero il set d’apertura e si fecero annullare tre match point), e soltanto dopo tre ore in campo riuscirono a mettere in atto la rimonta. Alla fine, bastò una risposta a rete di Fillol per scrivere la storia, e la prima Davis italiana divenne realtà.