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Avrà subito d fronte la Cavese, Calabro, e quindi potrà cancellare la brutta figura dell’aprile scorso, quando la Viterbese cedette in casa alla formazione campana, dopo essersi illusa con un rigore di Pacilli. Peraltro, anche in quella occasione giocò una difesa rabberciata, con l’unico punto fisso Atanasov – come dovrebbe accadere domenica prossima – visto che erano assenti Rinaldi e Sini, indubbi pezzi da novanta di quel pacchetto arretrato.
ROMANO. Un risultato da cancellare, quindi, sotto lo sguardo interessato del presidente Marco Arturo Romano, più che mai convinto della scelta fatta, che necessitasse dare una sferzata ad un contesto tecnico-tattico che aveva prodotto “una involuzione evidente, rispetto all’inizio della stagione. Andrà come andrà, con Calabro, ma sono sicuro che non rivivrò più una serata terribile come quella di Rieti. D’altronde non si esonerano gli allenatori solo quando si è ultimi in classifica o si sta retrocedendo. Non voglio apparire presuntuoso, ma ambizioso sì, per cui cosa c’è di male a guardare in alto, se ne avremo l’occasione? Di certo non sono venuto a Viterbo per vivacchiare qualche anno senza poter sognare qualcosa!”
CLAUDIO DI MARCO