Calcio

CHE FINE HA FATTO LA BRILLANTE VIBONESE DI MODICA?

Può essere solo la squalifica di quattro mesi dell’allenatore – ex gialloblu – a giustificare il crollo di risultati di una squadra che aveva un gioco tra i migliori del girone di andata. Può aver inciso, ma sicuramente non può essere la causa principale di un trend negativo fatto di ripetute sconfitte e di assenza di vittorie. Vedremo se anche contro la Viterbese continuerà ad essere improduttiva, oppure se troverà l’orgoglio per non soccombere ancora.

Ci sarà ancora Modica in tribuna, dopo che si era rivolto al Collegio Arbitrale, dichiarando di non aver incassato un assegno di 2000 euro da parte della società Messina, imputando l’esclusiva responsabilità dell’omessa segnalazione dell’incasso al proprio legale, producendo una dichiarazione con la quale lo stesso legale si assume la responsabilità di quanto richiesto dal Collegio arbitrale. La Commissione Disciplinare del Settore tecnico lo ha ritenuto responsabile dell’addebito contestato e gli ha inflitto la sanzione della squalifica per 4 mesi e duemila euro di ammenda.

COSI’ ALL’ANDATA

VITERBESE C. 2 VIBONESE 2

VITERBESE CASTRENSE (3-5-2) Maraolo 5.5; Atanasov  6 Markic 5.5 (14’ st Culina 5.5) Baschirotto 5.5; Bianchi  5.5 (31’ st Zanoli sv) Besea 5.5 (8’ st Antezza 5.5) Bensaja 6 Errico 6 De Giorgi 6; Pacilli 6 (31’ Sviderscoschi 5.5) Volpe 6 (31’ st Molinaro 6). A disp.: Pini, Biggeri, Milillo, Urso, Ricci, Sibilia, Simonelli. All. Lopez 6.

VIBONESE (4-3-3): Greco 5; Ciotti 6 Malberti 6.5 Redolfi 6 Tito 6; Prezioso 5.5 (1’ st Pugliese 6.5) Petermann  6.5  Tumbarello 6; Berardi 6.5 (41’ st Rezzi), Allegretti 6 (16’ st Bernardotto 6.5) Bubas 6.5 (16’ st Emmausso 6.5). A disp. Mengoni,  Del Col, Altobello, Maniscalchi, Di Santo, Gualtieri. All. Modica 6.5.

ARBITRO Miele di Nola 5.5.

Guardalinee: Giuggioli e Castro.

MARCATORI: 22’ pt Volpe (VC), 6′ st Bubas (rig.) (V), 26′ st Bernardotto (V), 41’ st Molinaro (VC).

AMMONITI: Redolfi, Petermann, Malberti (V), Bianchi, Markic, De Giorgi (VC).

NOTE:  Spettatori 1.300 circa. Angoli 7-2 per la Vibonese. Recuperi pt 0 st 4’

VITERBO – La Viterbese pareggia contro la Vibonese dell’ex Modica, che recrimina su tre legni colpiti, così come i Gialloblu hanno protestato a lungo sulla concessione del calcio di rigore segnato da Bubas.

Di sicuro è stata una partita divertente, vivace, elettrizzatasi nel finale, quando i padroni di casa hanno pareggiato un incontro che si stava mettendo male, dopo il gol del momentaneo vantaggio di Bernardotto, l’ex bomber del Lanusei, gettato nella mischia nel secondo tempo.

Inizialmente le formazioni erano state – all’incirca – quelle annunciate: unica eccezione l’assenza del portiere gialloblu Vitali, colpito da attacco influenzale durante la notte e sostituito tra i pali da Maraolo,al suo esordio in campionato, dopo quello dello stesso ex-Ternana e di Biggeri.

C’è equilibrio sul rettangolo di gioco, equilibrio rotto poco prima della mezzora, quando i Gialloblu passano in vantaggio.

Traversone preciso di Pacilli dalla destra (22′) su cui si avvita bene Volpe, che elude la guardia dei due centrali e mette dentro di testa.

Si va al riposo su un risultato che viene immediatamente modificato al rientro in campo. Da un calcio d’angolo dalla destra (6′), Markic salta appoggiandosi sulla spalla di Redolfi. Per l’arbitro non ci sono dubbi: calcio di rigore e cartellino giallo per il difensore gialloblu. Dal dischetto segna Bubas, che spiazza Maraolo.

La gara prende quota e Allegretti (10’) colpisce il palo, il primo dei legni della squadra ospite, che fa entrare, tra gli altri, Bernardotto, il quale (26′), innescato da Berardi, gestisce bene il pallone; si gira evitando Atanasov e mette dentro il gol del raddoppio. 

Una rete che sembra poter abbattere una Viterbese più stanca, ma la giovane formazione del presidente Romano non si dà per vinta e approfitta di uno svarione del portiere Greco (41′), che non trattiene un tiro da fuori di Errico. Molinaro è pronto, si avventa come un falco sul pallone e firma il pareggio.

Le emozioni non sono finite: arrivano i legni di Petermann (42’) e di Emmausso (43’), con una conclusione che sembrava poter suberato Maraolo.

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