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VITERBO – Come un leone in gabbia! La figuratività è quasi scontata, per il presidente gialloblu, visto che il leone è al centro di qualsiasi icona riguardi la sua società. Anche per lui la voglia di andare avanti, di ricominciare, s’intreccia con gli interrogativi, i dubbi.
Marco Arturo Romano, per la verità, ha sempre dispensato ottimismo, il resto, poi, non dipende certo da lui.
– Come pensa che possa andare a finire questa emergenza. E’ possibile fare delle ipotesi concrete?
“Siamo tutti stressati, anche se io cerco di essere ottimista. Ho sentito diversi presidenti ed ho la sensazione che tutti siano preoccupati per il futuro, prossimo e remoto. Ho la sensazione che molti andranno in crisi. Si pensi alle società, soprattutto del Nord, gestire da patron che si trovano immersi nel blocco delle attività, spesso con contratti importanti, anche pluriennali. Saranno problemi seri di compatibilità economica. Per il resto fare delle previsioni rimane pressochè impossibile: se ne potrà parlare solo quando ci sarà il permesso di allenarsi, ma non mi sembra per adesso”.
– Sareste pronti a giocare il campionato in piena estate? Che senso avrebbe?
“Anche congelare la classifica, per la verità, non avrebbe molto senso. Chi retrocederebbe, ad esempio? Certo, ci si potrebbe inventare una revisione-lampo dei campionati, ma mi sembra tutto un po’ complesso, anche perché chi accetterebbe di uscire dalla ipotetica serie C1. o Élite, che dir si voglia? Credo che la cosa migliore sarebbe annullare questo campionato per pandemia e programmare il futuro con maggiore serenità, pensando ad una categoria con due gironi”.