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CHE MERAVIGLIA, LE PAGELLE DI GIANNI BRERA…

… per Italia-Messico dei Mondiali del ’70 

ALBERTOSI 7
è stato battuto una sola volta in quanto era appostato presso il palo alla sua destra, battendosi un angolo dalla destra degli avversari. Un pallone respinto dalla nostra difesa è capitato sul piede di Pulido che ha sparato un tiro fortissimo da trenta metri, ma Cera, ancora piazzato per l’angolo, ha stoicamente respinto di testa. Ha poi compiuto parate quasi sempre di ordinaria amministrazione, ben protetto com’era dalla nostra difesa. Una sola volta è penetrato a colpo sicuro l’avversario, smarcatissimo, in area, quel Gonzàles, e il suo tiro è riuscito imparabile. Gli darei 7 di stima.
BURGNICH 6,5
Marcava l’ala sinistra Padilla, frequentemente chiamato all’adone dai compagni. È stato diligente, attento, ma non sempre presente a se stesso come nelle prime prestazioni. Insomma, per lui si può dire che proprio nel giorno in cui l’Italia si è impennata rendendo al suo standard normale, anche buono, Burgnich ha reso un po’ meno: gli darei un 6,5.
FACCHETTI 7
Giocava oggi la sua cinquantesima partita e i fotografi guidati da Rolly Marchi gli hanno presentato un cartellone con tutte le firme nostre, di suiveurs e di tifosi. Il mio centravanti privato quest’oggi è riuscito finalmente a esplodere un destro degno di lui e ha costretto Calderon a salvarsi in qualche modo, così da concedere quasi una palla-gol a Riva. Ha giocato in scioltezza, molto bene, disimpegnando sempre con eleganza. Gli darei 7.
BERTINI 6,5
Bertini è un confusionario maledetto, però è animato da tale forza che se avesse appena la metà intelligenza della forza sarebbe un marziano, non un giocatore di calcio di valore mondiale. Si è battuto sempre con impegno, non ha mai brillato per lucidità né nella costruzione né, tanto meno, nelle conclusioni che oggi non ha neppure tentato, per fortuna: però è stato molto valido nel marcare il suo avversario diretto che era Monguia. Gli darei 6,5
ROSATO 7-
Ha sulla coscienza, poverino, uno scivolone dovuto alla compattezza eccessiva del fondo erboso. Scivolando ha consentito al centravanti Fragoso di arrivare in area e di liberare sulla destra l’interno Gonzàles che sarebbe toccato a De Sisti. Gonzàles, da 5-6 metri, a colpo sicuro, ha infilato Albertosi. Giova dire tuttavia che oggi Rosato si è riabilitato pienamente rendendo quasi al suo meglio. Gli darei 7-
CERA 8-
È stato ancora una volta splendido, sicuro come regia: insomma, ha reso quasi all’altezza della sua prima esibizione con la Svezia, benché gli spazi fossero molto più larghi e, ancora, nonostante mancasse a centrocampo un filtro giovevole per la difesa. Gli darei 8-
DOMENGHINI 6,5
Che dire di questo ciondolone mai morto? E’ ciucco, indubbiamente è ciucco: non è mai lucido nelle sue impostazioni. Qualche volta la generosità lo spinge a chiedere lanci che poi non è in grado di raggiungere appunto perché stremato. Bisogna tuttavia dire di lui che si è battuto come sempre con un impegno e con un altruismo veramente degni della sua fama. È inutile poi ricordare che proprio da un suo tiro cieco e in apparenza sciamannato è uscito il gol del pareggio causato da una svirgola di Pena. Se quel tiro non fosse stato maligno, forse neanche Pena avrebbe svirgolato in rete. Quindi a Domenghini un 6,5.
MAZZOLA 8
Ha giocato nel primo tempo. Sapeva di dover lasciare il posto a Rivera, si è prodigato in recuperi di cui nessun interno fino ad oggi era mai stato capace, almeno nel nostro clan. È stato largamente il migliore in campo nel primo tempo e gli va assegnato un 8.
RIVERA 8
È entrato al posto di Mazzola come era stato stabilito e previsto, nel secondo tempo. Non ha operato filtri volonterosi come Mazzola, sapendo astutamente che la sua inclusione aveva scopi offendivi e di impostazione costruttiva anziché di difesa. Rivera ha aiutato Riva nel primo gol suggerendogli un attacco che poi Riva ha condotto da solo leoninamente contro tre avversari e si è liberato a sua volta a rete, proprio duettando con Riva, al 24′ e infilando decisamente i messicani e rassicurando gli azzurri sulla certezza del successo. Ha avuto anche un’altra palla-gol: l’ha battuta sulla traversa. Un altro gran tiro ha fatto sfiorando la traversa. Forse nell’occasione del tiro sulla traversa avrebbe potuto concedere al giovane Gori, che era in campo da un paio di minuti, la soddisfazione di segnare. Ma è facile dirlo stando seduti in tribuna. Aveva spalancata la porta, Rivera, e ha tentato il destro alzandolo un po’ troppo. Va detto tuttavia che proprio ai suoi suggerimenti si deve se siamo riusciti a raggiungere una vittoria così larga e darei a lui il voto concesso a Mazzola, per i suoi meriti difensivi: 8.
BONINSEGNA 8,5
Boninsegna per me è stato il migliore in campo. Si è battuto con un accanimento degno del suo carattere di folle mantovano, generoso anche se qualche volta, quando è impegnato allo stremo, non ricorda di avere compagni. Boninsegna merita 8,5 perché in tutte le azioni nostre è entrato sia direttamente sia portando via gli avversari per lasciare spazio abbondante a Riva e a Rivera. Boninsegna insomma si è immolato, diciamo così, per la vittoria e vi ha contribuito con uno spirito e un coraggio che ai miei occhi gli valgono la qualifica di migliore in campo: 8,5
DE SISTI 7-
Ha giocato sempre con la diligenza che lo distingue, il nostro ragioniere. All’inizio ha ballato un tantino essendo i messicani portati a chiamare i laterali in azione quando avevano la palla i centrocampisti. Proprio di De Sisti era l’omarino che inopinatamente si è liberato al gol al 12′ del primo tempo. Avvertito da questa topica, il nostro ragioniere non ha più mollato presa e via via si è andato illuminando fino ad apparire il più puntuale di tutti i nostri difensori, perché di un difensore si tratta quando si parla di De Sisti. Gli dò 7-
RIVA 7
Meriterebbe considerazioni a parte di indole psicologica o addirittura psichiatrica. Era un caso patologico veramente: gli si era fatto un nodo nell’animo, un viluppo di serpi maligne dalle quali non riusciva a liberarsi. Lo ha dimostrato ancora nel primo tempo, comportandosi con tale sfiducia nel gioco costruttivo dei compagni da incoraggiarli a non costruire mai per lui. Era veramente indisponente, talché ci stavamo chiedendo se non convenisse sostituirlo. È avvenuto invece che la fiducia riposta in lui ha avuto successo; non appena è entrato qualcuno che ha cominciato a farlo giocare, Riva si è scatenato ed ha ottenuto un gol di grandissima classe, assolutamente impensabile nella posizione in cui si trovava, dopo aver giostrato in dribbling contro ben tre avversari in centro. Riva si è aperto leoninamente la via verso sinistra e quando tutto lasciava credere che dovesse liberarsi della palla appoggiando all’estrema improvvisamente, come suole, con una rotazione di anche e una battuta di collo interno sinistro ha infilato in diagonale basso l’angolino opposto lasciando tutti stecchiti. Ha poi ottenuto un altro gol dovuto più a coraggio e a senso del tempo che ad eleganza e intuizione. Si è buttato in mischia riuscendo ancora a fare quattro. Pregevolissimo di lui, quando ha incominciato ad arretrare, qualche rilancio volante di esterno sinistro verso Rivera, che infatti è stato liberato due volte al gol da Riva. Gli darei 7 tenendo conto appunto che nel primo tempo è stato quasi in abulia, se non addirittura in animosa polemica con i compagni che non costruivano per lui.
GORI s.v.
Senza voto. Ha toccato, in 7 minuti, solo pochi palloni, sfiorando il gol sul primo passaggio ricevuto da Riva.

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