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IL NACIONAL DI MONTEVIDEO DEL 1971…

La vittoria, nel ’71, di Coppa Libertadores e Coppa Intercontinentale non deve stupire, perché stiamo parlando di uno dei club più blasonati del Sudamerica. Anche se, per ciò che riguarda la Libertadores, in passato aveva perso tutte le precedenti finali, di cui l’ultima nel 1969.
Nel ’71, Nacional aveva ovviamente un’ossatura uruguagia ma aveva anche tre stranieri di peso: gli argentini Ignacio Prieto e Luis Artime, più il portiere brasiliano Haílton Corrêa de Arruda, conosciuto ai più come Manga.
Nel primo girone, il Nacional eliminerà le due squadre boliviane di La Paz, The Strongest e il Chaco Petrolero. Ma soprattutto eliminerà i rivali cittadini del Peñarol, battendoli sia all’andata (2 a 1) che al ritorno (2 a 0).
Nelle semifinali gli uruguagi si imporranno sui peruviani dell’Universitario di Lima e sui brasiliani del Palmeiras (la squadra degli emigrati italiani). L’altra finalista, quella degli argentini dell’Estudiantes, ebbe un percorso relativamente più facile perché in quanto detentrice del titolo, partì solo dalle semifinali.
All’andata, in Argentina, fu l’Estudiantes a vincere, con gol di Romeo al 60′. Al ritorno, nello stadio del Centenario di Montevideo, la vittoria andò al Nacional con l’identico risultato, grazie ad un gol di testa di Masnik.
Fu dunque necessaria una bella, giocata in campo neutro nello stadio di Lima. Vinse due a zero il Nacional con gol di Esparrago e del bomber Luis Artime che, con dieci reti, fu anche capocannoniere del torneo (insieme a Castronovo del Peñarol).
Dulcis in fundo, per gli uruguagi quello fu anche l’anno della vittoria della Coppa Intercontinentale. La finale Intercontinentale fu giocata contro i vicecampioni europei del Panathinaikos. Questo a causa del rifiuto dell’Ajax, campione in carica del 1971, di prendere parte alla sfida.
Il rifiuto olandese si spiega molto probabilmente con i gravi problemi di incolumità fisica verificatasi nelle due finali Intercontinentali precedenti, in particolare due anni prima a danno del Milan, ma anche l’anno seguente, nei confronti del Feyenoord. Sotto accusa era stata la condotta degli argentini dell’Estudiantes (definiti “spaccagambe” dall’allenatore del Feyenoord). Ma accuse e timori si estendevano un po’ a tutti i club “latinos” nel loro insieme.
Va detto che nel match di andata ad Atene, finito 1 a 1, l’arbitro espulse Julio Morales del Nacional per un intervento che causò la frattura della gamba del greco Tomaras. Aspetto, quest’ultimo, che porta a pensare come, tutto sommato, i timori olandesi non fossero poi campati in aria.
Nel ritorno a Montevideo, il Nacional di Montevideo vinse due a zero con doppietta del suo più prolifico realizzatore: Luis Artime. Dopo due anni di vittorie europee, il trofeo Intercontinentale tornava dunque in sud America, seppur con tutte le ombre create dalla condotta dei club di quella parte di mondo.
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