I GRANDI PROTAGONISTI DELL’AJAX INNOVATRICE E VINCENTE …
Johan Cruijff è il re incontrastato dei primi anni 70. Arrivato all’Ajax a dieci anni, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile fino al debutto in prima squadra, nel 1964 a diciassette anni. Due anni dopo debutta anche in Nazionale dopo aver vinto il suo primo titolo olandese. Centravanti di movimento, agilissimo e scaltro, dal grande controllo di palla, lieve come una farfalla nel liberarsi dell’uomo, è quasi impossibile da marcare per la straordinaria mobilità. Può partire dal centrocampo o addirittura dalla difesa, per impostare azioni da regista o avanzare a fare l’attaccante puro. Imprevedibile, dotato di tiro fulminante, evita i tackles producendosi in un caratteristico salto dopo ogni dribbling. In gioventù, causa l’infanzia povera, il fisico era il suo punto debole, fu addirittura scartato dal servizio militare perché aveva i piedi piatti e le caviglie deboli, ma il lavoro atletico svolto con Rinus Michels ha smussato pure questo difetto. Con l’Ajax vince 3 Coppe dei Campioni, una Supercoppa europea, una Coppa Intercontinentale, 6 titoli nazionali e 4 Coppe d’Olanda, oltre a tre Palloni d’Oro, prima di emigrare al Barcellona.
Johan Neeskens è stato probabilmente il prototipo del giocatore universale: terzino, mediano, attaccante, la sua straordinaria duttilità gli permetteva di adattarsi a qualsiasi ruolo. Nel 1970, quando l’Ajax lo acquista dall’RCG Heemstede, ha solo 19 anni, ma Michels ne fa subito una delle colonne della squadra. Fenomenale per ardore agonistico, tecnicamente abile, Neeskens possedeva una impressionante progressione e tiro potente e preciso. Assieme a Cruijff fu uomo chiave dell’Ajax, con cui vinse 2 titoli nazionali, 2 Coppe d’Olanda, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale e 2 Supercoppe europee, e della Nazionale olandese due volte vice-campione del mondo.
Johnny Rep risulta decisivo con il gol in apertura di Ajax-Juventus del 1973. Cresciuto nel settore giovanile dell’Ajax, fisico asciutto e potente che gli permette di primeggiare di testa, la Coppa Intercontinentale, la Coppa dei Campioni del 1973 e due titoli olandesi resteranno i suoi successi con l’Ajax. Dopo una parentesi in Spagna, tra le file del Valencia, nell’estate del 1977 Rep si trasferì in Francia al Bastia. Al suo primo anno al club còrso Rep fu eletto miglior calciatore straniero in Francia e condusse la squadra fino alla finale di Coppa UEFA, persa poi contro il PSV Eindhoven. Nel 1979 fu ingaggiato dal Saint-Étienne con cui concluse, nel 1983, la carriera di calciatore professionista dopo aver vinto un campionato nella stagione 1980-81.
Arie Haan in Italia è ricordato soprattutto per aver segnato a Zoff il famoso gol da 35 metri in Italia-Olanda 1-2 ai Mondiali argentini del 1978. Non a caso è stato soprannominato il “Bombardiere” per le fucilate che partivano dal suo piede destro. Cresce nelle giovanili dell’Ajax e debutta in prima squadra nel 1969. Nei primi tempi trova poco spazio fra i titolare perché chiuso da Nico Rijnders, ma Haan non ci mette molto a dimostrare il suo talento. Nel 1971 vince la sua prima Coppa dei campioni con l’Ajax. Haan a inizio ripresa sostituisce Swart e segna la seconda rete dei lancieri. Nella stagione 1971/72 Rijnders viene ceduto al Bruges e Haan diventa titolare inamovibile del centrocampo. Finito il ciclo Ajax emigra in Belgio nell’Anderlecht dove vince 2 Coppe UEFA. Dopo una parentesi allo Standard Liegi chiude nel 1984 con il PSV Eindhoven.
Wim Suurbier debutta già nel 1966 con l’Ajax vivendo fin dalla nascita l’intera epopea dei Lancieri. Terzino dotato di grande velocità e buona tecnica colleziona quasi 400 presenze in Eredividse prima di emigrare in Germania nel 1977/78 per un’opaca stagione nello Schalke 04. Dopo un altro anno in Francia nel Metz sbarca in America per quattro stagioni nella NASL. E’ stato una delle colonne della nazionale arancione in un arco di tempo di ben 12 anni, dal 1966 al 1978.
Ruud Krol è un altro splendido prodotto del vivaio dell’Ajax dove debutto nel 1968 e dove sarà il perno fisso della difesa fino al 1980. Elegante e morbido nei movimenti, inizia la sua carriera rivestendo il ruolo di difensore laterale sinistro, per poi occupare la posizione di difensore centrale. Alla riapertura delle frontiere italiane nel 1980 arriva al Napoli dopo una breve comparsata nel Vancouver. Per tre stagioni sarà l’idolo delle folle napoletane distinguendosi per correttezza e eleganza. Chiude nel Cannes, in Francia, nel 1986.