LA LIBERTAS CAPPUCCINI, LA NOVITA’ DEGLI ANNI SETTANTA …
Di Guido De Alexandris
La stagione sportiva era la1974-75, la Libertas Cappuccini Viterbo era stata appena fondata per iniziativa di Umberto Laurenti con la collaborazione di Tonino Lanzetti, di Raffaele Paradisi, di Politini, la mia, di Tola (padre di uno dei ragazzi, Luciano, che poi sarebbe diventato arbitro in Serie A, nella foto è il sesto da sinistra della riga degli accosciati). Era la squadra dei nati nel 1961 che Guido De Alexandris reclutò nelle varie scuole medie viterbesi (Pinzi, Egidi, Vanni) recandosi nelle rispettive palestre durante le ore di educazione fisica attraversando a piedi Viterbo da un punto all’altro della città. De Alexandris, oltre a visionare i ragazzini impegnati nelle ore di Educazione Fisica, interloquiva con gli insegnanti, allora molto disponibili (tra questi, alla Pinzi insegnava Chiusaroli, un talentuoso mediano della Viterbese calcio), annotandosi i ragazzini più predisposti per invitarli poi a provare a giocare a pallacanestro. La sede della Libertas Cappuccini si trovava in Corso Italia, proprio nello stesso edificio della redazione viterbese de “Il Tempo”, ai tempi di Giuseppe Mascolo e di Giorgio Martellotti!
Con una “campagna acquisti” eccezionale, praticamente da zero, si allestì una squadra con la quale vinse la prima fase del campionato di categoria. Tra le avversarie c’erano le concittadine Di Marco (la cui squadra “Ragazzi” era allenata da Franco Castellani), Stella Azzurra (allenata da Cesare Costa, ora avvocato di successo), Libertas Giammei (vivaio della Garbini e allenata da Peppe Marchi) e le “esterne” Nepi, Civita Castellana e Orvietana. La Libertas Cappuccini disputò la final four zonale (la zona FIP allora comprendeva le province di Viterbo, Rieti e Terni). Ovviamente di fronte alla corazzata dell’allora Brina Rieti (società a quei tempi professionistica, con la prima squadra in Serie A e tra l’altro vinse anche una coppa europea, la “Korac”) i viterbesi segnarono il passo ma pur sempre con una prestazione dignitosa.
Di quei ragazzi, Tola si dedicò in seguito alla carriera arbitrale arrivando ai massimi livelli. Mauro Pierini, talento del basket, preferì poi tornare al suo “primo amore”, il calcio, divenendo un giorno portiere titolare della Viterbese. Felice Borghi (figlio di un allora alto ufficiale dell’Esercito, di stanza alla Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo, la mitica “SAS”) è un personaggio pubblico della medicina. Felice, attualmente, è direttore e primario del Centro Oncologico di Cuneo, insomma, un luminare della scienza medica! Armando Beccaria è un musicista di successo, così come stimato bancario è Carlo Natale. Chi si è dedicato invece alla ristorazione (professione “ereditata” da suo papà e da suo nonno, il mitico “Giocondino” di via San Lorenzo) con ottimi risultati è Claudio Ercoli, titolare di un noto ristorante viterbese. Una nota triste è invece che Luciano Ippolitoni non c’è più ed anche da diverso tempo ….. ciao, Luciano! Che tu possa giocare a basket anche lassù confermandoti un temibile “cecchino” con le tue volate in contropiede oppure con le tue penetrazioni o con il tuo micidiale tiro da fuori!