CALCIO COI BAFFI. L’INTERVENTO DI MASSIMO ONOFRI
ERA IL 28 GIUGNO 2017…
“Noi viterbesi, grazie a colei che fu in grado di respingere Federico l’imperatore fuori le porte della città, siamo assai più bravi di un rodomonte ad allestire e sollevare le nostre leggende. Quando, ovviamente, si ha un po’ della stoffa dell’aedo, del brado: e Claudio di sicuro ce l’ha.
E’ da una vocazione così che è venuto fuori questo libro: che coniuga, con disinvoltura, epopea e cronaca, disposizione al ricordo memorabile e rigorose competenze tecniche. Ripercorriamo come in volo, talvolta con struggente nostalgia, talaltra con antico spirito guerriero, quei decenni al volo, a partire dai mitici anni Settanta, per giungere sino all’oggi. Claudio racconta e dipana storie. Avanza ipotesi tecniche. Ritrova l’antica umanità. Ricorda le formazioni tipo. Allestisce quelle ideali. Affida momenti di vero godimento tribal-patriottico: a noi, appunto, che membri siamo, e con orgoglio, di quella tribù viterbota. E poi ci sono quei baffi, così diffusi in quegli anni Settanta, che incutevano sentimenti di antico rispetto al giovane che, allora e come me, s’affacciava al calcio e alla vita, che il calcio sa così bene simbolicamente ricapitolare. I baffi, dicevo: che diventano qui come una specie di araldica dell’onore. Di passioni gagliarde.”
Massimo Onofri – scrittore di fama internazionale