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AMARCORD. ALESSANDRA TAVA, DA VERCELLI A VITERBO

ERA IL 2010

VITERBO – Dopo Alice Quarta è stata la volta di Alessandra Tava e mettersi in evidenza tra le protagoniste assolute di questa stagione gialloblu. E con la compagna di squadra le analogie non sono poche, a cominciare dalla decisione di tentare l’avventura nella Capitale a soli quattordici anni.

“Da Castenuovo Scrivia, in provincia di Vercelli – dice Alessandra Tava – dove sono nata e cresciuta, son arrivata a Roma per un’esperienza tutta nuova, carica di speranze, ma anche piena di timori. Non è facile per una  quattordicenne, ma io ci ho messo pochissimo a decidere ed ho scelto il basket come sogno da inseguire.”

E dopo quattro anni il bilancio di quel sogno non è ancora del tutto definito: Alessandra Tava è in continua a crescita ed evoluzione tecnica, un 4 che si sta trasformando in un 3, per sé, per le sue compagne di squadra e per il tecnico D’Antoni, uno dei suoi maestri, uno di quella galleria che conta anche Balduzzi, Lunaschi, Genta, Rossi, Agliori, allenatori che hanno contribuito a farla innamorare della pallacanestro.

Domenica scorsa è stata la protagonista della Virtus Viterbo, ha segnato un bottino personale davvero rilevante, ma non è proprio quello il suo mestiere, quello della “mitragliatrice”.

“No, direi che non sono proprio quella che si suol dire – continua la cestista piemontese – una marcatrice assidua. Però mi difendo bene e cerco di dare una mano alla squadra per arrivare alla salvezza, un obiettivo per il quale tutte stiamo dando il massimo, anche se probabilmente dovremo soffrire fino al termine.”

La salvezza del quintetto viterbese insieme al diploma di maturità sarebbero un bel saluto ad una stagione in cui quel famoso sogno continua a formarsi per una giovane cestista che vede in Chicca Macchi l’idolo da imitare. E delle compagne di squadra?

“Noi siamo un gruppo giovane ed è chiaro che tutte insieme riusciamo a dare molto, ma di sicuro se c’è una su cui scommetterei ad occhi chiusi è Alice Quarta, che possiede tutti i numeri per sfondare nel basket. Cosa le “ruberei”? Sicuramente il talento: lei ne ha tantissimo e ne anche molto più di me!”

Intanto c’è da continuare così, a spingere il basket viterbese verso la salvezza: ci vuole anche lei, che finora ha viaggiato con quasi 12 punti di media  a partita e più di 5 rimbalzi. Numeri che l’hanno fatta appressare dal pubblico di Viterbo, un “pubblico che domenica scorsa è stato davvero grande: fa sempre piacere sentire il calore della gente quando giochi, e di sicuro in questa occasione non ce l’hanno fatto mancare.”

 

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