COSI’ L’ULTIMA VOLTA TRA GIALLOBLU E TERAMO ALLA PALAZZINA …
VITERBESE 1
TERAMO 0
VITERBESE (4-3-3): Daga 6.5; Baschirotto 6.5 Mbende 6 Markic 6.5 Urso 6 (12’ st Bianchi 6); Salandria 6.5 (37’ st Besea 6) Bensaja 6.5 (37’ st De Falco sv) Palermo 6; Murilo 6 (31’ st Bezziccheri sv) Tounkara 6 (37’ st Rossi sv) Simonelli 6. A disp.: Ricci, De Santis, E. Menghi, Sibilia, Galardi, Cappelluzzo, All. Taurino 6.
TERAMO (4-2-3-1): Lewandowski 6.5; Costa Ferreira 6 Diakite 6 Piacentini 6 Tentardini 6; Arrigoni 6 Viero 5 (27’ st Mungo 5.5); Ilari 5 (11’ st Cappa 5.5) Bombagi 6 Santoro 6; Pinzauti 5 (22’ st Gerbi sv). A disp.: Birligea, D’Egidio, Di Francesco, Di Matteo, Trasciani, Soprano. All. Paci 6.
ARBITRO: Catanoso di Reggio Calabria 5.5.
Guardalinee: Agostino e Moroni.
Quarto uomo: Marotta di Sapri.
MARCATORI: 44′ pt Markic (V).
AMMONITI: Palermo, Bensaja, Tounkara, Besea (V), Tendardini, Ilari, Arrigoni, Diakitè (T).
NOTE. Angoli 4-4. Recuperi pt 1’ st 5’.
VITERBO – La Viterbese ha costruito attorno al gol di Toni Markic la sua ritrovata vittoria casalinga, resistendo anche al forcing finale di un Teramo che ha aperto e chiuso bene la gara, mancando, però nel segmento decisivo. Nel finale gli uomini dell’ex Massimo Paci hanno esercitato una evidente supremazia in campo, ma l’attacco biancorosso non ha mai avuto le frecce giuste al suo arco. E comunque la difesa di casa, guidata dal portiere Daga, sicuro più che mai, non è mai andata in particolare affanno.
Ha deciso tutto, quindi, quel gol del difensore Markic, che è andato a cercar fortuna in avanti allo scadere del primo tempo. L’azione (44’) è partita dai piedi di Bensaja, dal suo traversone dalla sinistra: Tounkara ha staccato di testa e il pallone è finito sui piedi di Markic, che ha anticipato – da mezzo metro – il tentativo estremo della difesa teramana, mettendo dentro.
Nella ripresa Paci ha messo in campo Gerbi al posto dello spento Pinzauti, ma il livello offensivo della sua squadra è rimasto troppo basso per mettere una seria ipoteca sul risultato finale di una partita che si è anche innervosita, a tratti.
Ha portato fortuna – anche se come prestazione non è stata trascendentale – l’esordio di Murilo nella Viterbese, schierato da Taurino nel tridente gialloblu: alcune percussioni, ma per lo squillo risolutivo c’è da aspettare ancora un po’.