UN ESONERO PER IL QUALE SI E’ ATTESO TROPPO …
Si è preferito nascondersi dietro alibi e auotoincensamenti per qualche risultato arrivato, mai a fronte di un gioco, di una prestazione corale sufficiente. In moli tra gli osservatori hanno sbagliato quanto l’allenatore esonerato, quando non hanno saputo valutare quanto la vittoria di Imola, ad esempio, sia stata soltanto il frutto di una prestazione fallimentare di un’Imolese in chiaro disarmo, al punto di essere ora l’indiziata maggiore per la retrocessione diretta.
Essersi illusi di fronte a un possibile pareggio contro il Modena, che giocò male, così come ha continuato a fare, visto che oggi ha perduto in casa con l’Olbia, è stato un altro grave errore, quasi come le scelte tecniche, a cominciare dall’ostracismo rivolto a Iuliano, uno che quando ha giocato in cabina di regia è stato il migliore in campo e ha trascinato la Viterbese. I cambi sono quasi sempre stati incomprensibili, così come tornane oggi al tridente (per trovar posto a Murilo), un modulo assolutamente controproducente, per la manovra – che non c’è – e per Volpicelli, che risulta imprigionato. Poi gettare nella mischia quattro attaccanti è stata la mossa della disperazione di un allenatore a cui manca l’esperienza di affrontare una serie C, peraltro in una situazione difficile. E dei giovani totalmente abbandonanti esce all’improvviso D’Uffizi, che non può essere utilizzato in gare come quelle di oggi, dove ci vuole mestiere e doti fisiche.