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“DIECI”. QUANDO IL CALCIO E’ ANCHE STORIA E ARTE …

(cdm) Alcuni nomi di squadre e stadi le stavo apprendendo dagli album Panini di quegli anni. Stimolavano la mia fantasia e mi aiutarono pure a crescere come studente. Imparai che oltre al Dorico di Ancona  esistevano Amsicora di Cagliari e lo stadio della Tharros di Oristano, la cui storia si rifà a una rivolta anti Romana del 215 avanti Cristo.

Eppoi l’Esseneto di Agrigento e la squadra dell’Akragas, l’Helvia Recina di Macerata, il Druso di Bolzano, intitolato addirittura a Nerone Claudio Druso, politico e condottiero nelle guerre germaniche.

Gli album Panini – per chi lo desiderava – non erano solo foto e didascalie di calciatori, ma pure uno stimolo per studiare ed approfondire tante cose, la storia antica ma non solo.  

Mi ha sempre affascinato scoprire qualcosa di più del calcio, anche gli aspetti meno seguiti. Anzi, quelli hanno prevalso sulla normalità. Mi ricordo che seguivo la Coppa Anglo Italiana, che durò ventisei anni. All’inizio fu poco considerata, ma poi acquisì sempre più seguito. Col tempo cambiò la regola del fuorigioco.  

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