Calcio

REWIND. CHE BRUTTA SORPRESA NELL’UOVO DI PASQUA …

QUESTA LA SFIDA DI IERI SERA …

DOVEVA ESSERE LA SERA DEL REGALO

La sfida serale della vigilia di Pasqua al “Rocchi” finisce con un’altra sconfitta della Viterbese, che vanifica il successo della settimana precedente. In quella occasione la vittoria era giunta su rigore, così come questa sconfitta gialloblù, fissata da un penalty assai contestato.
Un paio di novità per parte rispetto agli schieramenti probabili della vigilia. Lopez sceglie Ingegneri e Semenzato, il primo in difesa al posto dello squalificato Monteagudo e il secondo a fare densità in mediana. Menichini, che con la maglia della Viterbese vinse un campionato di Promozione trentacinque anni fa, getta subito nella mischia Santoro e Vitali. Nel suo undici iniziale ci sono gli ex Mbende e Forte, ma in panchina ce ne sono altri due, Di Paolantonio e Rossi. Le due squadre scendono in campo già a conoscenza dei risultati delle altre concorrenti, soprattutto del pareggio della F. Andria, che riguarda i Gialloblù ospitanti, e quello del Messina, che potrebbe interessare ai Biancorossi.
Partono subito bene gli ospiti, che costruiscono una palla gol con Parlati che (11’) spara sul portiere Bisogno. La Viterbese tenta la percussione con Jallow, il quale dà vita, sul suo fronte sinistro, ad un acceso duello con Mbende. Il primo ammonito della gara è Semenzato, a metà di una prima frazione di gioco vivace, con due squadre che non si risparmiano. Prende coraggio il Monterosi nel finale grazie ad un Carlini che può godere di una certa libertà e di Parlati, che gioca un bel primo tempo. Non trova l’aggancio giusto, invece, Costantino, anche perché chiuso nella morsa Riggio-Ricci. Per il centravanti ospite, però, le cose cambiano in un attimo, quando può andare sul dischetto (45’) e realizzare un rigore che spiazza nettamente Bisogno. Un rigore assai contestato dalla Viterbese, che non riteneva tale il contatto su Di Renzo, finito a terra in area. Tante proteste, anche assai vivaci, che proseguono anche al rientro nel sottopassaggio.
Lopez corre ai ripari ed effettua addirittura una tripla sostituzione, mandando in campo Polidori, Barillà e Mungo. Quest’ultimo, che in settimana non era stato bene, deve uscire subito per problemi fisici e viene gettato nella mischia il giovane D’Uffizi, uno dei pochi vivaci della sua squadra.

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