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QUANDO C’ERA IL “TORNEO DI CAPODANNO” …

La federcalcio italiana, a cavallo tra ldato il prolungato stop di tre settimane, decide di istituire il Torneo di Capodanno: una competizione per le 16 squadre di Serie A, divise in quattro gironi dei quali le quattro vincitrici si incontreranno in semifinale.

Due particolarità: le partite da disputare da ogni squadra sono solo due. All’epoca dei due punti, però, una vittoria con due goal di scarto (esclusivamente per l’occasione) sarebbe valsa un punto bonus. 

Girone AAscoli, Napoli, Avellino, Catanzaro. I marchigiani, guidati da Carlo Mazzone, escono imbattuti con quattro punti e volano in semifinale. Girone B: Roma e Fiorentina se la vedono contro Pistoiese e Perugia, ma non si incontrano tra di loro. Va avanti la Fiorentina che deve giocarsela al “Del Duca”.

Girone C: Cagliari e Juventus sono appaiate a quota 4 dopo aver affrontato Como e Udinese. Ma, alla fine, la spuntano i bianconeri che battono i comaschi per 3-1 guadagnando il punto bonus.

Girone D: la situazione è pressoché la stessa. Ne approfitta il Bologna che passa con 4 punti contro Inter e Torino, guadagna il punto extra proprio contro i nerazzurri (vincitori per 2-0 contro il Brescia) annichilendoli 3-1.

Al “Del Duca“, Ascoli e Fiorentina danno vita ad uno scoppiettante 2-1. A segno per i marchigiani Trevisanello e Scanziani mentre ai viola, privi di Antognoni, non basta la rete di Sacchetti. Al “Dall’Ara” invece, ancora più al cardiopalma è la sfida tra Bologna e Juventus: un pareggio a reti bianche costringe le compagini ai calci di rigore che vedono trionfanti gli uomini di Trapattoni.

Un torneo sui generis, in cui si potevano battere le rimesse con i piedi, non può che concludersi con un’ultima stramberia: il fitto calendario della Serie A non dava spazio alla finale del Torneo di Capodanno, congelata fino a giugno. L’accoppiata capodanno e calcio, peraltro, era già stata smentita dagli scarsi incassi della competizione.
Durante i primi caldi della stagione estiva, va in scena comunque un match tutto bianconero. Trapattoni schiera la squadra d’ordinanza: Zoff; Gentile, Cabrini, Furino, Brio; Scirea, Marocchino, Tardelli; Bettega, Brady, Fanna.
Mazzone manda in campo: Pulici; Anzivino, Boldini, Bellotto, Gasparini; Perico, Trevisanello, Moro, Anastasi; Scanziani e Torrisi.

Nonostante un momentaneo, e carico di rabbia agonistica, pareggio di Marco Tardelli, con Trevisanello e Moro l’Ascoli si aggiudica la novità ed unicum calcistico del 1981. Un torneo che, tra una Mitropa e una Red Leaf Cup, consacra la squadra del presidente Costantino Rozzi tra le più virtuose ed interessanti realtà del calcio provinciale nostrano. 

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