IL COMPLEANNO DI SPORTVITERBO. I NOSTRI “PRIMI 22 ANNI”
Siamo sempre stati innamorati – e lo siamo ancora – dei giornali, quelli cartacei, quelli che hanno fatto la storia, che hanno accompagnato almeno per un secondo la vita della gente – oltre che dello sport – in maniera assoluta, svolgendo pure una funzione educativa, quando l’educazione esisteva davvero. Per noi il vero giornalismo, con la “G” maiuscola rimarrà sempre quello e saremo sempre onorati di averne fatto parte. Come nelle belle favole, però, arriva anche la strega cattiva, che è stato l’avvento di internet, nella sua parte peggiore, quella che, man mano, ha spazzato via valori, etica, equilibrio, civiltà. Nel 2003, incuriositi da questo fenomeno, anche se non attratti, ci abbiamo cominciato a lavorare sopra. D’altronde fummo quelli che per la prima volta pubblicarono all’albo di un Corso per Insegnanti un elenco degli ammesso scritto con il Commodore 64 e stampato con una pionieristica stampante a aghi, mentre tutti ancora battevano gli elenchi con la macchina da scrivere, andando in crisi ad ogni errore, con correttori che andavano a ruba, anche se non potevano nascondere che qualcosa era stato sbagliato.
Un minimo di predisposizione per la tecnologia lo abbiamo sempre avuto, costruendo alla fine degli anni 70 un mixer audio che serviva per realizzare i nastrini audio – con fondo musicale – per i servizi sui filmati sportivi di TeleViterbo. Tornando ad internet, il primo passo fu reperire su piazza una piattaforma che terminava con “.3000.net”, a cui si poteva aggiungere www.SportViterbo.Non regalava neanche lontanamente le sensazioni di un articolo sul Corriere dello Sport, ma era qualcosa di nuovo e di stimolante. Non ci fermammo lì e ci studiammo sopra. Grazie ai preziosi consigli di Mauro Montanari e della compianta Maria Pia Cerica, passammo alla versione tutta nostra con il Front Page, fino a raggiungere, negli anni, quella che ci sembrava quasi la perfezione, con la versione similcartacea pubblicata tramite il sistema FTP.
Ci piace ancora tanto, quando ritroviamo qualcosa di quel periodo, ma la tecnologia sempre più arrembante obbligava a scelte diverse, per cui l’incontro con un bravissimo ingegnere informatico, E.B. – persona stupenda – generò la parte più moderna dei nostri “primi ventidue anni”.
Ripartiamo dopo un altro anno trascorso, sempre con la filosofia che rimane intatta, quella della tradizione, dei valori, dello scrivere con garbo, di non urlare, di non fare le corse ai falsi scoop.
E’ cambiato indubbiamente molto in questi anni, ma non cambierà lo spirito del giornale: cercheremo sempre di mantenere quantomeno un pizzico del passato, a cui tenevamo tanto, che ci ha contraddistinto dal 2003, unico nel suo genere.
La nostra scelta per certi versi ci ha un pò danneggiati, un pò alla stessa stregua dei giornali cartacei che hanno perso lettori, a causa di tanta gente che non ha più la cultura giusta per scegliere bene. Tanto è tutto uguale, pensano in molti. Non c’è niente di più sbagliato: lo stile, l’assoluta idiosincrasia dagli insulti gratuiti, la ricerca ossessiva dello scoop, di cose che non riguardavano, una volta, il compito del giornalista, esistono ancora e ben vengano tutti i giorni, in uno spazio di nicchia per i migliori!