BasketCalcioSport Vari

LO SPORTIVO VA IN VACANZA. CARI LETTORI …

… terminiamo un’altra stagione de LO SPORTIVO, felici di aver fatto rinascere quel mensile di primi anni Ottanta che per noi rappresentò un vero e proprio esame di maturità. E’ diventato ormai un collegamento col passato, con la storia, nel suo formato similcartaceo, volendo, da stampare e sfogliare come un classico giornale. La sua presenza la Domenica è stato un fatto per noi sempre positivo, seguito con interesse dai lettori più attenti, competenti e desiderosi di una boccata d’aria salubre. LO SPORTIVO va in vacanza, ma lascia il posto al suo «simile» SPORT ESTATE, dal format un pò diverso, proprio per non confondere le due cose, nel segno della continuità e della sana tradizione.

E’ stata una stagione non facile, come del resto per lo stesso SPORTVITERBO.IT, in quanto l’uscita di scena della Viterbese ha lasciato un vuoto incolmabile, che non abbiamo voluto riempire con quello con cui molti hanno scelto di fare. Quel vuoto ci ha stimolati e aiutati a ricercare, a sondare, a tornare alla scoperta anche di categorie e personaggi che in passato ci erano stati familiari e ci ha fatto piacere aver registrato boom di lettoti, di volta in volta, per avvenimenti e protagonisti (a torto considerati minori) dei quali non avevamo avuto né tempo né giusta attenzione per seguire quando la serie C fagocitava gran parte del lavoro quotidiano. Uno dei tanti lettori attenti e preparati ci ha anche detto che siamo diventati il giornale del basket e questo ci fa particolarmente piacere e ci stimola a continuare su questa strada, anche nella prossima stagione.

Grazie a tutti quelli che ci seguono normalmente, i fidelizzati di ogni giorno, anche quando il numero dei lettori non è sospinto da particolari vicissitudine. Loro sono il nostro vanto e coloro da rispettare e apprezzare molto di più. Grazie.
Ci salutiamo riproponendo la prima «storica» copertina dello Sportivo, del settembre ‘85, un «numero zero» in occasione dei «40 giri di Viterbo», con tanti campioni e una corsa da ricordare, che non fu mai più organizzata, purtroppo.
Essere su quel palco accanto a Francesco Moser rimane uno dei miei più bei ricordi, che non so proprio perché mi sia passato di mente mentre scrivevo il maxi capitolo sul ciclismo del mio libro «Dieci».

Abbiamo seguito – e continueremo a farlo – gli ex del calcio gialloblu che ancora si fanno onore in giro per l’Italia e abbiamo addirittura intensificato il nostro lavoro dell’Amarcord, una colonna portante della nostra attività, che non ha voluto farsi fagocitare dal nulla che avanza e dal boom dei disvalori. Che sia una estate serena per i lettori de LO SPORTIVO e per coloro che leggeranno SPORT ESTATE.

C.D.M.

error: Content is protected !!